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Editori

Nascono i libri ad «alta leggibilità» per combattere la dislessia

di L. Biava notizia del 4 ottobre 2011

Attenzione, controllare i dati.

Se far abituare i bambini alla buona pratica della lettura è un obiettivo assai difficile da realizzare nelle nostre scuole ma anche all’interno delle famiglie, affezionarsi alla lettura è ancora più difficile per tutti quei bambini che soffrono di dislessia, una patologia che in Italia, secondo una stima dell’Associazione italiana dislessia, interessa circa il 5% degli studenti in età scolare.
Per aiutare loro e venire incontro anche a tutti quei bambini che ha comunque difficoltà nella lettura e non legge che libri di testo (secondo e stime Aie è circa il 41,6% i giovanissimi tra i 6 e i 17 anni che nel corso dello scorso anno non hanno letto libri diversi da quelli scolastici) gli editori stanno iniziando a sviluppare libri e collane ad «alta leggibilità» che aiutino anche da un punto di vista pratico i ragazzi ad avvicinarsi all’universo della lettura per piacere.
Le case editrici Sinnos e Angolo Manzoni sono tra le prime ad aver dato alle stampe volumi nati sulla base di criteri condivisi con genitori, insegnanti e terapisti che si traducono in una serie di accorgimenti linguistici (lessicali e sintattici) e tecnici (tipografici e d'impaginazione),
che rendono la lettura più facile per tutti.
Ma è soprattutto l’editrice Biancoenero con un particolare tipo di font utilizzato nella collana Zoom (sopra un titolo) ad aver mosso in questa direzione. Si tratta in buona sostanza di un carattere studiato appositamente con esperti di metodi di studio e di disturbi dell'apprendimento e realizzato in modo tale che le singole lettere siano ben riconoscibili, con particolare attenzione a quelle speculari come b-d, p-q, a-e.
 

Un esempio del nuovo font brevettato da Biancoenero

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