Il 2014 non è stato solo un anno di crisi, ma anche un momento di grandi trasformazioni che hanno interessato il mondo editoriale a livello globale. Dunque se in Italia il mercato del libro ha chiuso il suo quarto anno di segni meno, pur assistendo a una graduale presa di coscienza dei mutamenti occorsi in questi anni nella filiera e nelle abitudini dei lettori oltre che ad un progressivo assestamento dei meccanismi che regolano il mercato digitale, dagli Usa arrivano i primi, timidi ma incoraggianti, segni di miglioramento (che guarda caso si accompagnano ai generali indicatori di ripresa del Paese, dal Pil all'occupazione).
Infatti, anche se il ritmo delle acquisizioni è rallentato nella seconda metà dell’anno, il 2014 oltreoceano è stato movimentato da fusioni e acquisizioni che «Publishers Weekly» ha recentemente riassunto. 
Un generale miglioramento della situazione economica e più chiarezza su come il settore si sta muovendo in un mercato ibrido che vede la compresenza di contenuti a stampa e digitali, ha permesso ai vertici delle case editrici di sentirsi sicuri di fare acquisti, dopo anni di indecisioni e timori.
L’evento più rilevante è stata dunque l’acquisizione – il 1° agosto – di Harlequin da parte di HarperCollins per la «modica» cifra di 455 milioni di dollari canadesi. Un affare andato in porto con successo a differenza di quello che ha coinvolto il gruppo Hachette – suo malgrado alla ribalta dell’attenzione mediatica dopo l’estenuante braccio di ferro con Amazon – e Perseus Books. Il piano di Hachette era acquistare Perseus Book per poi vendere l’intera ala distributiva del gruppo a Ingram. Inizialmente l’accordo doveva concludersi entro la fine di luglio ma, a pochi giorni dalla chiusura, è stato diramato a tutti i dipendenti del gruppo un comunicato che spiegava che le parti non erano state in grado di concludere la transazione nei tempi previsti. A quel punto ci si aspettava che l’accordo fosse finalizzato entro la fine del mese successivo, ma poi Perseus Books ha dichiarato che le tre parti non erano riuscite ad accordarsi e dunque il tutto si era concluso in un nulla di fatto.
Una delle ragioni principali per cui Hachette aveva messo gli occhi su Perseus Books era la possibilità di aggiungere dei titoli di saggistica al suo catalogo, obiettivo poi raggiunto in novembre quando il gruppo ha firmato un accordo per l’acquisizione di Black Dog & Leventhal, editore di non-fiction e albi illustrati.
Per quanto riguarda il mercato dell’e-book, Open Road ha acquisito due dei suoi concorrenti nella prima metà del 2014, mentre Vook ha comprato due società di contenuti digitali per arricchire la sua piattaforma di distribuzione e marketing.
Star Publishing, una new entry dell’editoria digitale, ha invece concluso due acquisizioni e ha firmato un accordo di distribuzione.
Nel 2014 vi sono state solo tre acquisizioni il cui prezzo di vendita superava il fatturato delle compagnie acquisite: quello più esemplare è senza dubbio l’acquisto di Harlequin da parte di HarperCollins che ha speso un prezzo quasi nove volte più alto del fatturato della casa editrice di libri per signore, da tempo in difficoltà. Poi c’è stato l’acquisto di Creative Homeowner (Courier Corp) da parte di Fox Chapel per 1 milione di dollari e infine Bloomsbury ha speso 4,6 milioni di sterline per Osprey Publishing.