I libri sono una componente fondamentale per l’economia dell’Unione europea e con una produzione annua complessiva di 535.000 nuovi titoli, per un totale di circa 9 milioni di titoli a catalogo (di cui oltre 2 milioni in formato digitale) l’ecosistema libro è il primo settore culturale europeo in termini economici.
Da queste premesse nasce il Manifesto che l’European Writers Council (Ewc), la Federazione degli editori europei (Fep) e la European Booksellers Federation (Ebf) hanno preparato in occasione delle prossime elezioni europee che si terranno in maggio a beneficio proprio degli europarlamentari.
La speranza è che vengano finalmente risolti alcuni problemi di filiera che, negli ultimi anni, si sono fatti sentire a livello comunitario. Tra questi non possiamo dimenticare l’equiparazione dell’Iva per gli e-book, tema anche in Italia di grandissima attualità, ma anche il crescente bisogno di «fair competition» tra gli operatori digitali (pensiamo all’annoso problema della tassazione dei profitti dei big player in Europa).
In questo senso le tre federazioni che insieme rappresentano tutta la filiera editoriale, hanno individuato quattro priorità per il mondo del libro
  1. Copyright: un sistema di proprietà intellettuale equilibrato ed equo, a beneficio sia degli autori che dei lettori.
  2. Taxation: un regime fiscale che consenta la maggior diffusione possibile del libro.
  3. Fair Competition: concorrenza leale su internet, comprensiva dell’interoperabilità tra le diverse offerte, a vantaggio dell’offerta legale.
  4. Educational Choice: la scelta del materiale didattico che tenga conto del ruolo fondamentale di prodotti editoriali pubblicati professionalmente. 
Il Manifesto completo è scaricabile qui.