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Editori

È il 2 maggio il corso UEM sull'editoria per ragazzi

di Alessandra Rotondo notizia del 15 aprile 2016

Il 2 maggio 2016 un nuovo corso della Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri animerà gli spazi del Laboratorio Formentini per l’Editoria di Milano. Il tema trattato sarà questa volta Il valore dell’editoria per ragazzi: intrattenere, sorprendere, divertire. Al centro, peraltro, sia dello Speciale Universo ragazzi del Giornale della Libreria che dell’e-book Lo specchio capovolto. Rapporto sull'editoria per ragazzi 2016.
A Giovanni Peresson, responsabile Ufficio Studi Aie, spetterà il compito di tracciare una panoramica dello stato di salute del settore, presentandone i dati di mercato più recenti relativi all’Italia. Gli abbiamo chiesto qualche anticipazione.

Quali sono i fattori di tenuta dell’editoria rivolta ai ragazzi rispetto all’editoria, per così dire, maggiore?
I fattori di tenuta dell’editoria per ragazzi non sono come molti pensano di facile e immediata individuazione. Alcuni sono di carattere editoriale, altri dipendono dalle trasformazioni della società e delle famiglie italiane, oltre ai processi di maggiore autonomia nella scelta da parte dei bambini e ragazzi che si sono rafforzati negli ultimi anni. Non trascurerei, inoltre, il fatto che l’editoria per ragazzi nel nostro paese presenti ancora delle quote di mercato più piccole rispetto a quelle dell’editoria maggiore e quindi ha più possibilità di crescita.

Come può essere conservato e potenziato questo trend positivo?
Mi verrebbe da dire facendo più bambini! Il nostro – lo ricordo – è un paese vecchio, con indici di natalità prossimi allo zero nonostante i processi di migrazione, quindi potrebbero essere appropriati degli interventi che agevolino le giovani coppie nel mettere al mondo dei figli. Certo, poi sono indispensabili anche politiche di promozione, intese non solo in termini di campagne e di comunicazione, ma anche di creazione di infrastrutture che possano favorire la lettura nei luoghi frequentati dai bambini e dai genitori: quelle che in altri paesi si chiamano biblioteche. Le librerie hanno fatto uno straordinario percorso di crescita in questi anni, ma non possono essere lasciate sole. Così come gli editori non possono sostituirsi a funzioni e attività che attengono alla sfera pubblica e sociale.

I piccoli lettori forti di oggi diventeranno i grandi lettori forti di domani?
Se lo sapessi, aprirei una casa editrice di libri per bambini. Rispondere a questa domanda, al di là della battuta, implica una riflessione su cosa i piccoli lettori di oggi intendano con lettura. Su come le storie che vivono – e che provengono tanto dai libri quanto dai programmi televisivi, dal cinema, dalle app e dai videogiochi – costruiscano per loro nuovi modelli di linguaggio e narrazione. Bisogna chiedersi come gli autori di testi, illustrazioni e grafica sapranno mettersi in sintonia con questi processi che avvengono nella pancia delle famiglie e dei gruppi dei pari: nei luoghi di socializzazione che accolgono bambini e ragazzi di oggi per la maggior parte del loro tempo.

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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