Aprire una casa editrice: un sogno per molti che vorrebbero concretizzare la propria passione, che hanno un progetto editoriale in mente, insieme a una certa idea di lettore. Ma come fare? Quali sono i passi necessari a partire con il piede giusto? Come concretizzare il proprio amore per i libri, soprattutto in uno scenario economico in continuo cambiamento? Il corso Aie Dalla passione all’impresa è nato proprio con l’intenzione di dare risposte chiare a chi si pone queste domande, e a fornire gli strumenti necessari per chi vuole aprire una casa editrice; insieme ai tre docenti – Lino Apone, Giovanni Peresson e Gianmarco Senatore – da anni attivi in ambito editoriale e nell’insegnamento, si affronterà l’apertura della nuova attività in tutte le sue sfaccettature, in due giorni di formazione completa. Il primo passo da seguire, insieme agli altri corsi di specializzazione, per crearsi una solida base da cui partire.
Tra le case editrici che nel corso degli anni hanno deciso di seguire uno dei corsi Aie, spiccano le Edizioni Rinnovamento nello Spirito Santo, casa editrice cattolica con una diversificazione del prodotto e una compravendita di diritti con l’estero che l’hanno portata ad essere una realtà affermata del settore. Abbiamo parlato con Luciana Leone, direttrice editoriale, che ci ha raccontato la nascita e l’evoluzione della casa editrice, insieme a qualche consiglio per chi vorrebbe aprirne una.
Ci può raccontare i primi passi della casa editrice?
La casa editrice nasce sul finire degli anni Settanta, con il sorgere in Italia del Movimento ecclesiale Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), da cui prende il nome. Inizialmente appoggiata a testate giornalistiche, si determina quale vera e propria casa editrice nel 1984. Il nascente Movimento aveva bisogno di una formazione puntuale che supportasse i gruppi e le comunità, che si espansero con incredibile rapidità.
Le Edizioni Rinnovamento nello Spirito Santo, dunque, avviarono le prime pubblicazioni allo scopo di concorrere alla fondazione di nuovi gruppi e comunità su basi solide di ortodossia e ortoprassi, ma allo stesso tempo di formare alla vita cristiana i fedeli laici, di sostenere la loro appartenenza ecclesiale, di supportare associazioni e parrocchie, di contribuire alla formazione umana in generale. Questa mission è valida ancora oggi. I primi dirigenti della Casa Editrice del Movimento coincidevano in parte con i dirigenti del Movimento, ed erano teologi, laici impegnati, sacerdoti – prevalentemente gesuiti – molti dei quali docenti presso le Università Gregoriana e Lateranense.
Questo particolare imprinting ha permesso alla casa editrice di mantenere sempre nella sua storia un profilo severo dal punto di vista teologico ma, al contempo, una notevole accessibilità, data l’eterogeneità dei destinatari.
Quali sono le particolarità della vostra produzione? Ci sono altri ambiti in cui operate, e che sono complementari all’attività editoriale classicamente intesa?
La nostra produzione si caratterizza non solo per le pubblicazioni librarie, ma anche per una vasta attività di edizioni musicali e di pubblicazione di audiovisivi. Inoltre, pur nella sua specificità di casa editrice cattolica, presenta la particolarità di non essere eccessivamente settoriale. Diversificazione degli argomenti e dei destinatari sono due priorità alle quali non rinunciamo: nel nostro catalogo è possibile trovare temi di Spiritualità, Formazione alla vita cristiana, Evangelizzazione Catechesi, Testimonianza Studi Patristici, tenendo conto di ambiti specifici quali la famiglia, i giovani, i sacerdoti, la vita comunitaria, la Chiesa e il Magistero, l’Impegno sociale. I nostri lettori possono trovare una scrittura alta, dottrinale, densa e firme illustri, insieme all’immediatezza di un linguaggio divulgativo, di temi aderenti alla vita, alla sofferenza, al percorso umano, psicologico, spirituale e affettivo di ogni uomo.
La nascita dei due settori musicale e audiovisivo nasce contestualmente con la produzione libraria, se non addirittura prima, se pure in forma non organizzata. Il settore musicale è particolarmente significativo e segna una leadership incontrastata nel campo della musica cristiana. Ogni produzione è affiancata da spartiti, raccolte di canti con testi e accordi, agili libretti che accompagnano ogni CD e che contengono approfondimenti sulla musica e il canto oltre a indicazioni utili per la prassi e l’esecuzione. Ultimamente la produzione musicale si sta diversificando, accogliendo anche pubblicazioni di artisti e di titoli non necessariamente cristiani.
Un differente ramo aziendale della nostra società si occupa della realizzazione di eventi (convegni, spettacoli, grandi eventi, viaggi, pellegrinaggi). Ciascuna di queste attività prevede la realizzazione di supporti, testi, guide, tracce, opuscoli, contributi video che, insieme alla vendita diretta dei nostri prodotti editoriali, fanno parte a pieno titolo della nostra attività. Il desiderio di contribuire alla nuova evangelizzazione, insieme a una ricerca accurata dei temi, alla scelta di, unitamente a una veste grafica sempre raffinata, rappresentano da anni il costante impegno delle Edizioni Rinnovamento nello Spirito Santo.
Come vi muovete a livello internazionale?
A livello internazionale, oggi abbiamo rapporti con case editrici cristiane (non solo cattoliche) in oltre 15 Paesi, con traduzioni in almeno 5 lingue. Collaboriamo con piccole e medie editrici ma anche con aziende più importanti come San Paolo. Le nostre relazioni internazionali, pur essendo preesistenti, si sono consolidate anche grazie alla piattaforma AIE, che ci ha dato maggiore visibilità rispetto agli stand contenuti compatibili con le possibilità di una media casa editrice. Il nostro impegno, più che sull’acquisto, si concentra sulla vendita dei diritti, grazie alla popolarità di cui i nostri testi godono all’estero.
Quali sono i vostri consigli per chi vuole dare vita a una propria attività editoriale?
Date due grandi criticità quali una notevolissima e talvolta indiscriminata offerta editoriale e un’evidente crisi del settore, il primo elemento che deve a parere nostro caratterizzare un’attività editoriale deve essere una grande chiarezza sulla mission specifica dell’editrice, sulla sua identità, sui suoi destinatari, individuando, laddove possibile, un settore di nicchia al quale rivolgersi.
Il secondo elemento, a partire dalla nostra esperienza, è la diversificazione dei prodotti e l’adeguamento alle novità e agli strumenti offerti dalla tecnologia.
Infine, il fattore della distribuzione, fondamentale per ogni attività commerciale (e ancora più determinante nel nostro campo, poiché coinvolge librerie specifiche e minori e non incrocia i maggiori colossi librari, il che comporta la necessità di trovare vie alternative di commercializzazione). Inoltre, sarebbe auspicabile una maggiore collaborazione tra editori e librai, al fine di suscitare interesse anche intorno alle librerie medie e medio-piccole attraverso la creazione di eventi contenuti, di facile realizzazione, prevedendo la presenza degli autori e destinandoli a categorie specifiche, come per esempio i giovani, le famiglie, i genitori, le associazioni di scopo, i docenti.
Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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