Prosegue la serie di interviste speciali dedicate ad alcuni dei più interessanti editori specializzati nei vari settori dell'editoria per ragazzi. Dagli albi illustrati alla fantasy, dai cartonati all'educational, le interviste ci condurranno fino alla Bologna Children Book Fair che aprirà i battenti lunedì 19 marzo prossimo.
Oggi è la volta di Salvatore Passaretta, ufficio commerciale settore Varia del Gruppo Raffaello, che opera da quasi trent’anni nel settore dell'editoria per ragazzi e ad oggi comprende i marchi Raffaello Editrice, Edizioni Leonardo, Celtic Publishing, Il Mulino a Vento, Raffaello Ragazzi, Raffaello Digitale.
Il Gruppo Raffaello è noto nel settore soprattutto per la produzione parascolastica. Quali sono gli altri ambiti di attività del Gruppo e quali i vostri nuovi progetti nell’ambito bambini e ragazzi e per le collane di narrativa?
Il core business della nostra produzione rimane il mercato della scolastica, che ci vede impegnati come sempre a soddisfare ogni tipo di domanda: da ultimo, i testi per le prove invalsi, le guide rivolte agli insegnanti di sostegno, le innovazioni nel settore multimediale, sia come approfondimento in forma di cd, sia come alternativa on-line al cartaceo per i libri di testo, come richiesto dal Ministero. È indubbio però che la vera sfida degli ultimi anni sia il mercato di varia: il marchio Raffaello Ragazzi cresce costantemente per catalogo e investimenti, tanto da coprire ormai una fascia di lettori che va dai 3 ai 13 anni. Alle consolidate collane di narrativa abbiamo affiancato dal 2011 due collane rivolte alla fascia prescolare: Le Pepite, albi illustrati e firmati da scrittori prestigiosi come Roberto Piumini e Fulvia Degl’Innocenti, e I GiocoScopro, libriccini operativi agili e intelligenti per stimolare la creatività del bambino fin dai primi anni. La scommessa del 2012, che presenteremo a Bologna, è forse anche più ambiziosa: si chiama Farò fuori Cupido!, ed è una nuova collana di narrativa per un target pre-adolescenziale femminile. I primi amori e le insicurezze della crescita viste attraverso la chiave ironica di un diario per ragazzine. Un progetto in cui crediamo molto e che supporteremo con una serie di iniziative.
Con i vostri marchi coprite diversi settori del mercato ragazzi. Dall’alto della vostra esperienza, quali trend notate in atto nel settore? Come si muove il mercato per fasce d’età?
La situazione del mercato dovrebbe imporre agli addetti una certa cautela. Dal canto nostro, cerchiamo soprattutto di allargare gradatamente la fascia di potenziale pubblico, puntando su un piano editoriale sostenibile come numero di uscite e che possa rappresentare un progetto intelligente e alla portata di tutti. Di certo facciamo valere la nostra competenza nei libri divulgativi e di supporto all’apprendimento: stiamo lanciando anche un bellissimo dizionario illustrato trilingue rivolto ai primi lettori. Registriamo un interessante dato nel lancio delle collane di fascia prescolare. Crediamo che nonostante tutto, sia in questa fetta che i lettori aumentino, a dispetto dello scetticismo e della crisi.
Qual è il rapporto dell’Editrice con il territorio?
È un rapporto di fondamentale importanza, che vogliamo far crescere sempre di più. Il legame a doppio filo con le scuole facilita, e da un certo senso ci impone, una penetrazione capillare sul territorio. Se è ormai un dato di fatto la presenza sugli scaffali delle grandi catene o nel canale GDO, alla nostra rete di distribuzione chiediamo comunque un lavoro costante e puntuale nel rifornire e proporre il catalogo ai clienti tradizionali, come le piccole librerie indipendenti, che ancora rappresentano un patrimonio fondamentale soprattutto nel garantire un’ampia offerta nei libri per ragazzi. Allo stesso modo, cerchiamo di garantire supporto e disponibilità a enti o istituzioni scolastiche impegnate nell’organizzare attività di promozione alla lettura, proponendo mostre, fiere del libro o incontri tra gli scrittori e i ragazzi. È anche un impegno etico, per così dire, ed è forse la parte più gratificante.