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Editori

Argentina, nuove misure per difendere la produzione editoriale interna

di E. Vergine notizia del 12 marzo 2012

Dopo il blocco dei libri in dogana alla fine del 2011, l’Argentina rinforza i controlli alle sue frontiere e mette in piazza una misura volta a diminuire le importazioni dei prodotti editoriali.
A partire dal 12 luglio infatti, i libri che conterranno più di 0,06 grammi di piombo ogni 100 grammi di carta non potranno più passare la frontiera argentina. A essere colpiti dal provvedimento non saranno comunque solo gli editori ma tutte quelle aziende che importano prodotti come i libri, i giornali, i cartoni, le etichette, le cartoline o la carta da regalo. Dunque ormai chi desidera importare dei libri in Argentina deve presentare alla dogana una scheda-prodotto che dichiari che il tasso di piombo introdotto nel Paese è conforme ai limiti imposti dalla legge.
Il provvedimento è stato deciso da Guillermo Moreno, segretario del Commercio interno, solo pochi mesi dopo lo scandalo che aveva paralizzato le importazioni di libri nel 2011 quando migliaia di titoli sono rimasti bloccati alla dogana allo scopo di incoraggiare gli editori argentini a stampare a livello locale promuovendo così il «made in Argentina».
Secondo il rapporto Ice 2010 lo sviluppo delle industrie culturali in Argentina negli ultimi anni - sia nel campo del cinema, della musica e del libro - propone nuove sfide per la ricerca di ulteriori opportunità di collaborazione tra aziende di entrambi i Paesi e per il rafforzamento dei già profondi legami tra le rispettive culture.
La cultura è diventata un’industria autonoma, e non più una manifestazione collaterale del trade. Nel primo trimestre dello scorso anno, secondo i dati riportati dalla Camera del libro argentina (Cal), l'industria editoriale del Paese ha incrementato il numero di pubblicazioni del 37,54% rispetto al trimestre iniziale del 2010.
I titoli registrati nello stesso periodo del 2010 erano 5.612 (il 13,4% in più rispetto al 2009), mentre tra gennaio e marzo 2011 i nuovi titoli sonos tati 7.719, segnando un record storico per il primo trimestre.
Una forte crescita, insomma: mentre nel 2003 le opere totali pubblicate erano state 13.066  alla fine del 2010 si è raggiunta quota 23.500, 80% in più, secondo i dati dell'agenzia Isbn argentina.
Un altro trend significativo nel settore è il forte sviluppo delle piccole e medie realtà editoriali: mentre la produzione del primo trimestre del 2008 è stata realizzata da 898 editori, nello scorso anno sono state 982 le case editrici che hanno lanciato nuovi titoli sul mercato, con una crescita del 9,3%.

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