Zaini più leggeri per gli studenti americani. Almeno a giudicare dai dati rilasciati dalla Global Equities Research relativi al volume di download che hanno contrassegnato i primi giorni di vita dell'iBooks Author, l'app gratuita lanciata giovedì scorso dall'azienda di Cupertino.
Secondo le rilevazioni sembrerebbe che nei soli primi tre giorni dal lancio siano stati scaricati oltre 350.000 libri di testo digitali di Apple mentre iBooks Author è stato scaricato circa 90.000 volte.
C'è da dire che le rilevazioni non precisano quante copie Apple ha venduto rispetto ai download delle versioni dimostrative gratuite, ma secondo secondo un comunicato (forse troppo entusiasta), i risultati iniziali rappresentano una dimostrazione della «ricetta del successo Apple nell'industria dei libri di testo».
iBooks Author permette di creare libri di testo scolastici e può essere scaricato gratuitamente da Mac App Store. Si tratta però di un sistema proprietario e chiuso (ancora una volta), i cui prodotti potranno essere scaricati e letti esclusivamente usando tecnologie e software marchiati Apple con tutto ciò che comporta in termini di dinamiche competitive di un mercato sensibile come quello dell'editoria scolastica.
I primi libri di testo scolastici, digitali e interattivi, invece sono per il momento disponibili solo negli Stati Uniti e realizzati da Pearson, McGraw Hill, Houghton Mifflin Harcourt e DK Publishing, gli editori partner di Apple per il lancio.