È stato presentato oggi da Ibs.it e Messaggerie italiane il nuovo e-reader aperto
Tolino, l’ecosistema dedicato alla lettura digitale nato in Germania nel marzo del 2013 e realizzato da Deutsche Telekom per le principali catene librarie tedesche.
In una conferenza stampa gremita di addetti ai lavori
Mauro Zerbini amministratore delegato Ibs.it,
Vincenzo Russi, chief digital officer Gruppo Messaggerie,
Alberto Ottieri, Ad di Mesaggerie e Klaus Renkl, International Business Development ePublishing, Deutsche Telekom AG, hanno spiegato i termini della nuova partnership con Deutsche Telekom e le caratteristiche della nuova famiglia di device che sostituirà il Leggo Ibs.
Perché Messaggerie Italiane ha deciso di investire nella partnership con Deutsche Telekom?
Abbiamo scelto di investire nella tecnologia di Telekom perché
crediamo nello sviluppo del mercato digitale, che secondo le stime di Messaggerie dovrebbe continuare a crescere di un 40% il prossimo anno, ma anche perché
crediamo nell’integrazione tra libreria on line e libreria fisica. Il mercato americano, che lo scorso anno ha registrato una crescita del 5% plafonandosi a quota 23%, ci fa capire come una convivenza tra carta e digitale sia lo scenario più plausibile. D’altro canto in Italia il digitale a quota
37 milioni di euro rappresenta ancora appena il 3% del mercato ed è quindi evidente che sarà
destinato a crescere, di pari passo con la diffusione tra la popolazione di tablet e reader.
Cos’è Tolino?
Tolino, che è diventato in soli due anni il secondo e-book store in Germania per dimensioni, nasce dalla partnership tra da Deutsche Telekom e quattro catene librarie: Thalia, Weltbild, Hungendubel e Club Bertelsmann. Oggi il reader ha raggiunto una quota di mercato di circa il 40% ed è il
primo competitor di Amazon. A Francoforte è stata inoltre annunciata
l'entrata nel sodalizio del più grande grossista tedesco, Libri, il cui ruolo
allargherà a tremila librerie indipendenti tedesche la possibilità di vendere e-book e device, compiendo un passo fondamentale nell’integrazione tra fisico e digitale anche per le librerie che non si possono permettere singolarmente di sostenere un investimento iniziale considerevole.
L’idea è anche per voi quella di integrare le librerie indipendenti?
Sì, la prospettiva è questa. Iniziamo questo percorso il prossimo 18 novembre quando i primi due dispositivi della famiglia, il
Tolino Shine e il
Tolino Vision2, saranno messi in vendita negli oltre 80 negozi a marchi Ibs.it, Libraccio e Ubik.
A partire dall’anno prossimo invece il progetto è quello di
aprire Tolino anche alle librerie indipendenti servite dalla rete di Messaggerie. Il Gruppo si occuperà di gestire ordini e rifornimenti mentre i librai avranno la possibilità non solo di vendere l’e-reader, ma anche e soprattutto di poter personalizzare i dispositivi venduti in libreria in modo che il cliente acquisti i propri e-book tramite lo store on line dell’insegna, sulla falsariga di quanto già accade in Germania. Per ogni libro venduto una percentuale andrà al libraio, una a Telekom e una piccola parte a Ibs.it.
Molti librai guardano con diffidenza all’e-book in libreria. Perché dovrebbero cambiare idea?
La vendita di prodotti digitali per una libreria oggi è una
condizione indispensabile e irrinunciabile per allargare i servizi ai propri clienti e aumentare la competitività verso la concorrenza. I veri margini, infatti, non si realizzano attraverso la vendita del device ma piuttosto con la vendita degli e-book. Ogni volta che un utente che ha acquistato il proprio Tolino in libreria compra un e-book, il libraio guadagna una percentuale dalla vendita. I librai
non devono temere la cannibalizzazione delle vendite cartacee, in Germania tutte le librerie che hanno aderito al sistema Tolino hanno visto crescere gli introiti digitali e di pari passo quelli dei libri di carta in negozio.
Quali sono i plus di Tolino?
Il mercato premia gli ecosistemi di lettura rispetto a soluzioni che non offrono un’esperienza complessiva
coerente con i bisogni e le aspettative dei lettori. Abbiamo scelto Tolino, che si è imposto nel più importante mercato librario europeo, perché
è un ecosistema aperto agli stakeholder della nostra industria: autori, editori, librerie e lettori. Non crediamo a una guerra di formati (digitale e carta) con ambizioni monopoliste, crediamo piuttosto alla loro complementarietà per far crescere la cultura e il mercato insieme alla comunità del libro.