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Distributori

Inkling for Enterprise, l'editoria oltre gli editori

di Alessandra Rotondo notizia del 1 febbraio 2016


Inkling
è una società americana con sede a San Francisco che produce tool per creare, pubblicare, gestire e distribuire contenuti digitali, integrando in un’unica catena di lavorazione (e su un’unica piattaforma) il processo del prodotto.
Nata come startup nel 2009, ha manifestato da subito il suo intento di innovare la fruizione dei contenuti digitali, in un’ottica orientata alla mobilità e con una visione multi-piattaforma che comprendesse pc, smartphone e tablet. Dal 2014, dopo una consolidata espansione, Inkling modifica il suo modello di business da b2c a b2b, ponendosi come interlocutore degli editori, in particolar modo di quelli impegnati nel segmento «educational» e «professional»: una mano tesa verso un settore che fatica a traslare e valorizzare i propri prodotti nell’universo digitale, non condividendone i linguaggi e i codici nativi.
Fino a pochi giorni fa, l’offerta di Inkling si articolava in tre soluzioni, da usare separatamente o assieme. In primo luogo Inkling Habitat, un software per la creazione di contenuti digitali che realizza prodotti già ottimizzati per qualsiasi forma di visualizzazione, dallo schermo del pc a quello dello smartphone. Habitat, inoltre, consente a più autori di intervenire simultaneamente sullo stesso progetto, fornendo un sistema di commenti efficace e snello che permette alla squadra di coordinarsi, e salvando in cloud un’unica copia del documento che tenga memoria di tutte le fasi della lavorazione e dell’intervento di ciascun membro del team. Ad Habitat si affiancano Axis, un lettore multimediale per fruire al meglio i contenuti generati con Inkling; e Latitude, un SDK (Software Development Kit) che consente di personalizzare l’esperienza di lettura adeguandola alle esigenze specifiche del «contenitore» (sito web, app) che la ospita.
Pochi giorni fa Inkling ha presentato al pubblico Inkling for Enterprise, una soluzione dedicata a quelle aziende che incorporano al loro interno funzioni – in ampio senso – editoriali, e che non si sentono perfettamente soddisfatte dai prodotti generati con le desktop app come PowerPoint o InDesign. Dopo un beta-testing della durata di oltre un anno durante il quale il prodotto è stato sperimentato da brand globali con esigenze editoriali molto diversificate, la versione definitiva ha come peculiarità l’introduzione di un nuovo formato (Inkdocs) che promette perfetta compatibilità con dispositivi e software differenti e possibilità d’integrazione all’interno di qualsiasi infrastruttura; e una repository proprietaria di contenuti, che renda agevole l’archiviazione e la ricerca di progetti e documenti e che si sostituisca alle diversificate e «dispersive» soluzioni precedenti.
L’evoluzione di Inkling ci ricorda che il «lavoro editoriale» si espande ben oltre il perimetro d’esercizio delle imprese editoriali: un motivo in più, fuori e dentro la casa editrice, per imparare a concepire in nuove forme i prodotti dell’editoria.

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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