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Distributori

Holtzbrinck e Bonnier verso una futura joint venture per la distribuzione?

di Camilla Pelizzoli notizia del 6 febbraio 2017

I gruppi editoriale Holtzbrinck e Bonnier – rispettivamente 19esimo e 29esimo gruppo editoriale nel mondo per fatturato – si stanno attivando per creare una joint venture in ambito distributivo dalle caratteristiche particolari. Infatti, l’accordo al momento in esame presso la Bundeskartellamt (autorità garante della concorrenza in Germania) probabilmente sarà, secondo quanto riferito dalla stampa specializzata tedesca, dedicato soltanto ai mercati secondari e non ai canali principali del mercato (ossia le librerie fisiche e online). I due editori hanno sottoposto il loro progetto il 25 gennaio, e il testo parla di «distribuzione di libri, libri tascabili e libri audio, ecc.», ma al momento non sono ancora state rilasciate dichiarazioni ufficiali da parte dei due gruppi; probabile che si attenda il responso del Bundeskartellamt, che dovrebbe arrivare nelle prossime due settimane.  

Parrebbe improbabile, in effetti, una eventuale joint venture nella distribuzione classica, anche solo perché – come riportato da Buchreport – fino ad ora anche le case editrici principali interne ai gruppi non hanno mai costruito un sistema di distribuzione e vendita in comune. Inoltre, parrebbe una collaborazione insolita per due editori che sono concorrenti in questo campo, e che insieme a Random House Deutschland combattono ogni anno per avere più posizioni nella classifica dei libri più venduti nelle librerie tedesche.

Mentre una loro eventuale collaborazione avrebbe sicuramente più successo nel mercato distributivo secondario, dove è proprio Random House ad essere attualmente leader nelle vendite in Germania (e si trova più o meno ovunque, anche nei negozi di alimentari). In particolare, secondo un’indiscrezione di Boersenblatt, sembra che i due gruppi potrebbero concentrarsi su punti vendita come drogherie e profumerie ad ampia metratura, e che porterebbero in questi negozi essenzialmente i propri bestseller (nel chiaro tentativo di proporre i libri che potrebbero avere più presa sul pubblico generalista).  

Gli esperti comunque non hanno molti dubbi sull’approvazione del garante, perché la nuova società che verrebbe a formarsi andrebbe ad agire su un mercato molto ampio; la quota di mercato della joint venture sarebbe ben al di sotto del 30% (e sarebbe dunque molto lontano dai limiti posti dalla legge a questo tipo di accordi).

L'autore: Camilla Pelizzoli

Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).

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