Pubblicati i finalisti dell'International Prize for Arabic Fiction

Pochi giorni fa l’International Prize for Arabic Fiction ha pubblicato la cosiddetta longlist dei 16 finalisti per l’edizione 2014 del prestigioso premio, selezionati da 159 candidati provenienti da 18 Paesi diversi, ognuno dei quali vanta pubblicazioni negli ultimi 12 mesi.
La longlist comprende autori provenienti da nove Stati, il maggior numero dei quali sono di origine marocchina, irachena e egiziana.
Dei 16 autori selezionati, cinque sono già stati nominati per il premio: Amir Tag Elsir (The Grub Hunter) faceva parte della «shortlist» del 2011, Inaam Kachachi (The American Granddaughter) di quella del 2009 e Khaled Khalifa (In Praise of Hatred) nel 2008; Ibrahim Nasrallah è invece stato selezionato nella shortlist nel 2009 con Time of White Horses, mentre nel 2013 era finito nella longlist con Lanterns of the King of Galilee. Waciny Laredj ha fatto invece parte della longlist rispettivamente nel 2011 e nel 2013 con The Andalucian House prima e con Lolita’s Fingers poi. Molti di questi autori hanno poi pubblicato le loro opere in lingua inglese così come in altri idiomi.
I libri sono stati selezionati da una giuria di cinque giudici, i cui nomi saranno resi noti ad Ammam, in Giordania, lunedì 10 febbraio 2014, contemporaneamente alla shortlist.
I titoli presenti nella longlist sono estremamente vari, una diversità di stili e tematiche che rispecchia l’indiscutibile ricchezza della letteratura araba. I temi più trattati sono quelli relativi ai problemi socio-politici che caratterizzano molte parti del mondo arabo, specialmente la violenza e l’emarginazione verso le minoranze etniche e religiose. Quella di quest’anno è la settima edizione dell’International Prize for Arabic Fiction, il più importante riconoscimento letterario per gli autori di fiction del mondo arabo.