Di recente Goodreads, la piattaforma dedicata alle recensioni di libri, sta facendo molto parlare di sé e non in positivo. Il Washington Post riporta la vicenda di una nota autrice statunitense, Elizabeth Gilbert, la quale ha deciso di annullare la pubblicazione del suo nuovo romanzo dopo essere stata bombardata di recensioni negative.
Come avevamo già scritto in passato, Goodreads è il social network di riferimento – soprattutto negli Stati Uniti – per i lettori a caccia di consigli di lettura. Dal 2013 è di proprietà di Amazon, che l’ha acquistato per 150 milioni di dollari. Benché in Italia il suo successo sia più contenuto, dal 2010 esiste il gruppo Goodreads Italia che conta circa 20mila membri ed è il luogo di incontro per gli utenti italiani e italofoni della piattaforma.
Il sito offre la possibilità di recensire titoli, valutandoli da una a cinque stelle, realizzare la propria libreria personale di libri letti, «challenge» – ovvero sfide di lettura – da portare a termine e wishlist contenenti le prossime letture. È anche possibile discutere con altri lettori su svariati forum dedicati ai propri libri preferiti che arrivano a contare migliaia di membri. Tutte attività apprezzabili dagli amanti dei libri, ma anche utili agli editori che possono sfruttare la piattaforma per conoscere il parere dei propri lettori e il «sentiment» riguardo a determinati titoli.
Tuttavia, recentemente sono state sollevate non poche polemiche: nonostante la mole di dati contenuti sulla piattaforma abbia fatto gola ad Amazon, il gigante dell’e-commerce non ha ritenuto opportuno un investimento significativo che ne migliorasse le funzionalità. Trattandosi di un sito con un’infrastruttura obsoleta, infatti, i costi di revisione e di aggiornamento sarebbero stati molto elevati e Amazon ha preferito lasciare che Goodreads procedesse con risorse limitate. Jade Friedman, consulente del settore editoriale, ha dichiarato al Washington Post che «il sito non è stato aggiornato per stare al passo con ciò che ci si aspetterebbe da un social nel 2023. Sembra che Amazon l’abbia comprato e poi abbandonato».
In particolare, uno dei maggiori problemi riguarda la moderazione manuale dei contenuti. I moderatori – coloro che si occupano di rimuovere i post che violano le regole della piattaforma – lavorano in maniera manuale e non riescono a intervenire tempestivamente sulle recensioni a rischio. Ciò consente agli utenti di attuare delle vere e proprie molestie mirate verso determinati titoli, note come «review bombing», che alcune volte possono incidere in modo netto sul futuro del libro in questione. «Penso che Goodreads sia uno strumento potente per gli editori, ma può essere una vera e propria arma a doppio taglio» ha aggiunto Friedman.
Uno dei casi più noti dell’ultimo periodo è stata la vicenda che ha coinvolto Elizabeth Gilbert – autrice del bestseller Eat, Pray, Love (in Italia Mangia, prega, ama edito da Rizzoli) – che è stata costretta ad annullare l’uscita del suo prossimo romanzo, prevista per febbraio 2024, dopo aver ricevuto una pioggia di recensioni negative su Goodreads.
È pratica comune, nel mondo dell’editoria, rilasciare alcune copie in anteprima a critici professionisti per generare interesse prima della pubblicazione. Tuttavia, gran parte degli utenti che hanno lasciato un commento negativo non avevano nemmeno letto il libro, ritenendo però che l’ambientazione in cui si svolge la trama del nuovo romanzo di Gilbert, la Russia degli anni ‘30, fosse inappropriata alla luce della guerra in corso in Ucraina.
Negli Usa, la paura di incappare in situazioni spiacevoli simili a questa è tanta da aver attivato un meccanismo di truffe che prosegue ormai da anni. Alcuni autori, infatti, hanno dichiarato di essere stati oggetto di tentativi di estorsione di denaro da parte di truffatori che minacciavano un’azione di «review bombing», come riportato dal Time.
Mentre Amazon sembra impegnato a perseguire altri obiettivi, autori, editori e lettori sono sempre più convinti che Goodreads si stia rivelando un ambiente tossico. «La piattaforma ha davvero bisogno di trovare un modo per fermare gli attacchi di recensioni negative contro gli scrittori» ha twittato l’autrice Roxane Gay dopo che Gilbert ha annunciato la cancellazione del proprio libro. «È una pratica che mina quel poco di credibilità rimasta su questo social».
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
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