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Curiosità

A ottobre torna InQuiete, Festival di scrittrici a Roma

di Federico Vergari notizia del 26 luglio 2018

Attenzione, controllare i dati.

Appuntamento a Roma, dal 4 al 7 ottobre per inQuiete, Festival di scrittrici a Roma. Gli eventi si terranno nella zona pedonale dello storico e movimentato quartiere Pigneto. Un triangolo di terra delimitato dall'incrocio tra due ferrovie e la via Prenestina. Due saranno le principali location: la Libreria delle donne Tuba e la Biblioteca comunale Goffredo Mameli.

Il festival giunto alla seconda edizione si conferma nel format che tanto lo ha fatto apprezzare lo scorso anno. Si tratta di un appuntamento annuale dedicato alle donne e alla loro scrittura ed è organizzato dall'Associazione Mia che nasce da un’idea di Francesca Mancini, Maddalena Vianello e della Libreria delle donne Tuba con l'intento di dedicare un tempo e uno spazio al talento e all'intelligenza delle scrittrici che hanno lasciato un segno importante nella letteratura di oggi e di ieri.

Nonostante la crescente presenza nel mondo editoriale, le donne continuano a essere meno lette rispetto agli scrittori. Le scrittrici più in generale rappresentano spesso una minoranza nei festival letterari, relegate in orari poco appetibili. E ad esempio – come potrebbe accadere in queste giornate – nei consigli di lettura per l’estate sono costantemente sotto rappresentate. È diffusa la convinzione che le donne producano generi minori, perché solo gli scrittori sono capaci di generare «Letteratura» dalla levatura universale. inQuiete, vuole essere una risposta a tutto questo. E vuole esserlo con quattro giornate dedicate alle donne che scrivono, alle lettrici e ai lettori per rompere i pregiudizi e riaffermare il valore della scrittura al femminile.
Durante il festival si alterneranno presentazioni di libri, confronti, brevi ritratti di scrittrici del passato, letture, laboratori di scrittura rivolti ad adulti e laboratori di lettura per bambini e bambine. E poi ancora spettacoli teatrali e proiezioni. Tutti gli appuntamenti saranno gratuiti e aperti alla partecipazione di tutti e tutte.

Tra i nomi già certi di partecipare alla prossima edizione ci sono: Simonetta Agnello Hornby, Silvia Avallone, Ritanna Armeni, Teresa Ciabatti, Dissenso Comune, Cristina Comencini, Serena Dandini, Concita De Gregorio, Chiara Gamberale, Lisa Ginzburg, Helena Janeczek, Loredana Lipperini, Giusi Marchetta, Igiaba Scego, Elvira Sminara, Elena Stancanelli, Paola Soriga, Veronica Raimo, Nadia Terranova e Chiara Valerio.



La manifestazione si autofinanzia attraverso il crowdfunding lanciato sulla piattaforma Produzioni dal Basso. La campagna di raccolta fondi è stata lanciata con il video Facciamolo ancora e come obiettivo si pone il raggiungimento di 10 mila euro
Mentre scriviamo hanno partecipato 89 persone per un totale di 5.920 euro raccolti e con ancora 76 giorni di campagna davanti. Per tutti i partecipanti è possibile richiedere una ricevuta (per scaricare la donazione al momento della dichiarazione dei redditi) e tutti i donatori avranno in omaggio una shopper brandizzata inQuiete.
Sul tema del crowdfunding abbiamo raggiunto Barbara una delle organizzatrici e a lei abbiamo posto qualche domanda.


Come nasce la scelta di legare il Festival a un'operazione di crowdfunding?

Avevamo un'idea e volevamo realizzarla, ma non sapevamo come finanziarla. Il crowdfunding ci è sembrato efficace, semplice e molto immediato. Abbiamo scoperto, facendolo, che ha molti altri ritorni positivi (oltre il denaro) come l'indipendenza totale, la libertà di decidere come fare il festival, il coinvolgimento del pubblico, l'aspettativa e la curiosità intorno a esso.


Ci spiegate meglio come funziona un crowdfunding per un evento culturale? C'è una cifra da raggiungere?

La cifra da raggiungere la decide chi organizza l'evento e promuove il crowdfunding: noi per esempio abbiamo fatto una lista dei costi vivi (escluso il lavoro nostro e di molte persone che hanno deciso di donare le proprie competenze al festival) quindi dell'essenziale.


Avete dichiarato di aver bisogno di 200 persone, perché questo numero? E come sta andando?

Una donazione è in media di 50 euro e noi dobbiamo arrivare a 10 mila, quindi il numero di donatori e donatrici è di circa 200: ecco da dove nasce il numero. Abbiamo però incontrato persone generose, quindi a oggi 82 persone hanno deciso di sostenere il festival e abbiamo raccolto già 5.800 euro. Siamo un po' oltre la metà e approfittiamo di questa intervista per invitare chiunque fosse interessato a contribuire al nostro progetto. «inQuiete lo facciamo se lo fate con noi!» è il nostro slogan, ma anche la verità. Il festival è nato e avrà una seconda edizione solo se almeno 200 persone credono che valga la pena farlo e contribuiscono a costruirlo.


La raccolta fondi sarà l'unica fonte di finanziamento del vostro festival? 

No, quest'anno il festival è co-prodotto da Biblioteche di Roma che sosterrà una parte delle spese tecniche e poi abbiamo delle piccole sponsorizzazioni da Banca Etica, Riccio Capriccio e Davines: tre privati che fanno il loro lavoro con la stessa passione e qualità che noi cerchiamo di mettere nel festival e con cui ci sentiamo affini.


Ci raccontate qualcosa sulla prossima edizione del festival?

Abbiamo praticamente chiuso il programma: quattro giorni (ne abbiamo aggiunto uno!), la poesia, tavole rotonde, un programma per bambini e bambine molto intenso, momenti di formazione e, ovviamente, moltissime scrittrici e romanzi.

L'autore: Federico Vergari

Giornalista. Scrive per il web, la carta stampata, parla in radio e collabora con il Tg di una televisione locale romana. Si occupa prevalentemente di cultura, cronaca, sport e nuove tecnologie. Per Tempo di libri cura i contenuti del Bar Sport, un luogo dove si raccontano storie e l'editoria si fonde con la narrazione sportiva.

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