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Libri di Laura Darpetti

Dove finisce la libertà

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2015

di Laura Darpetti

Solo una persona su sette vive in un Paese «libero». Questo è quanto emerge dall’ultimo rapporto di Freedom House, organizzazione non governativa statunitense che monitora annualmente i livelli dell’indipendenza editoriale e della libertà di stampa nel mondo: il 2014 vede gl’indici più bassi dell’ultimo decennio. Tra le cause, la regressione delle condizioni di molti Paesi del Medio Oriente come Egitto, Libia e Giordania, i disordini e gli arresti di editori e giornalisti in Turchia, Ucraina e in vari Paesi dell’Africa. La classifica di Freedom House assegna a ogni nazione un punteggio da 1 a 100, a cui si aggiungono ulteriori malus per situazioni particolarmente gravi. Più alto è il punteggio, inferiori sono le possibilità per editori, autori e giornalisti di far sentire la propria voce. Tra i peggiori punteggi troviamo il 193 totalizzato dalla Bielorussia, Paese dell’editore Ihar Lohvinau, che quest’anno ha ricevuto il premio Freedom to Publish dell’International Publishers Association per l’impegno a favore della libertà di espressione. L’editore gestisce l’omonima Lohvinau Publishing House, il cui catalogo comprende opere straniere e locali di letteratura, saggi storici, politici e pubblicazioni d’arte, e che dedica un’attenzione particolare al lavoro degli scrittori bielorussi censurati. La sua libreria a Minsk è un punto di riferimento vitale per l’altrimenti fragile comunità letteraria del Paese. Il Ministero dell’informazione bielorusso ha ritirato a Lohvinau la licenza di pubblicazione dopo la stampa di un libro contenente la foto di un manifestante aggredito dalla polizia, ed egli è ora costretto a svolgere la sua attività in esilio dalla Lituania.

The kids are all right

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2015

di Laura Darpetti

Nonostante le brutte notizie delle statistiche sulla lettura, rimane una consolazione: i libri possono ancora contare su bambini e ragazzi. Consolazione non solo italiana, perché le previsioni per questo settore dell’editoria, che può sfruttare meglio di altri le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, sembrano ottimistiche anche nel resto del mondo. Vediamo cosa succede in tre mercati importanti come Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. I libri per ragazzi costituiscono il 37% del mercato editoriale americano e ne incoraggiano la crescita. Stando ai dati presentati dal presidente di Nielsen Book Jonathan Nowell a Digital Book World, tenutosi a New York a gennaio, gli e-book rappresentano il 21% delle vendite del 2014. L’approccio al digitale è sempre più precoce, ma il cartaceo mantiene la sua importanza, e l’ultimo anno ha visto crescere in particolare (+22%) le vendite dei «board books», i libri di piccolo formato, ma in cartoncino spesso, per i più piccoli. Nowell sottolinea l’importanza dei brand (Star Wars, le principesse Disney) e di mezzi come YouTube, che consentono anche a chi parte da zero di farsi pubblicità e raggiungere successi inaspettati grazie alla diffusione virale e alla condivisione sui social. Fa inoltre un’importante osservazione: non capita di rado che i libri per ragazzi vengano in realtà acquistati da adulti senza figli per interesse personale. Proprio la categoria Young Adult si è rivelata da qualche anno fonte sempre più ricca di bestseller mondiali, come le trilogie di Hunger Games, Divergent o i romanzi di John Green, le cui vendite di milioni di copie hanno contribuito in maniera non indifferente a far girare l’economia editoriale statunitense. Una curiosità? Nielsen Book afferma che l’80% degli acquirenti dei libri Ya sono adulti.

Europa che legge, Europa che viaggia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2014

di Laura Darpetti

Parliamo di libri e viaggi. Dopo aver analizzato, nell’articolo precedente, le preferenze degli italiani in tema di vacanze vediamo come si muove il settore dell’editoria turistica e di viaggio nei principali mercati europei. Nel Regno Unito è stato inaugurato quest’anno il Thwaites Wainwright Prize, un premio letterario per opere di narrativa o saggistica illustrata sulle bellezze naturali dell’entroterra britannico. Si aggiunge a due altre importanti riconoscimenti: il Dolman Travel Book Award, vinto di recente dal francese Sylvain Tesson, e al premio organizzato dalla British Guild of Travel Writers, che include oltre agli autori di guide anche giornalisti, fotografi e conduttori radiofonici o televisivi. Quali sono le cifre del mercato dell’editoria di viaggio inglese? Stephen Mesquita, autore del Nielsen BookScan Travel Publishing Year Book (un rapporto sullo stato di salute dell’editoria turistica internazionale), ha parlato di sette anni di declino, con una lieve ripresa nel 2013: le vendite delle guide con destinazioni mondiali sono calate del 4,7% rispetto al 2012, un miglioramento nei confronti dei -7,0%, -12,0% e -10,0% degli anni precedenti; alcuni editori di viaggio hanno effettivamente registrato un aumento del fatturato, approfittando della contrazione del mercato che ha visto la chiusura di molte realtà editoriali; anche il calo nella vendita delle mappe è rallentato, dal -10,4% del 2012 al -4,8% del 2013.

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