La fiera della piccola editoria è nata diciassette anni fa per essere la vetrina della piccola editoria. Un comparto industriale, editoriale e culturale che non aveva quella presenza e quella visibilità che meritava e tutt’ora merita. Voluta e fatta crescere all'interno dell'Associazione, Più libri più liberi è diventata in questi anni la casa di tutta la piccola e media editoria italiana. Negli spazi del Palazzo dei Congressi prima, dalla scorsa edizione in quelli de La Nuvola, ha favorito la crescita di una parte importante per creatività, innovatività, gusto della ricerca e dell’innovazione del nostro comparto. Alcuni dei «piccoli» di allora sono diventati più grandi, hanno saputo sfruttare al meglio l'opportunità di farsi conoscere dal pubblico, dagli operatori professionali italiani e stranieri. Abbiamo dato vita e fatto crescere un «incubatore di imprese editoriali»: forse l’incubatore che ha il maggior tasso di longevità del nostro Paese. Lo era già, se ci pensiamo, dall’inizio con la sua convegnistica professionale, con le occasioni di incontro e di dibattito su come migliorare l’efficienza complessiva della filiera, con i suoi corsi. Eravamo un incubatore quando questa parola non era ancora di moda.
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Indice testuale
Intervista ad Annamaria Malato
p.4
Un cuore professionale
Intervista a Diego Guida
p.6
Osare, sperimentare, crescere
di Giovanni Peresson
p.8
L'editoria italiana piace all'estero
di Emilio Sarno
p.10
Il programma professionale di Più libri più liberi
p.12
Mappa per il visitatore professionale
p.14
Per viaggiare, per capire, da ascoltare
di Antonio Lolli e Alessandra Rotondo
p.17
ALDUS: una rete aperta sul mondo
di Giulia Marangoni
p.21