In un momento in cui l’editoria è chiamata a ripensare linguaggi, formati e modelli consolidati,
Più libri più liberi diventa anche uno spazio privilegiato di riflessione su come i libri stiano cambiando,
mettendo al centro chi sta contribuendo a guidare questa trasformazione.
Così
sabato 6 dicembre – in Sala Aldus, al Piano Forum – a conclusione del
programma professionale della fiera a cura dell’Ufficio studi AIE, tre incontri realizzati
in collaborazione con il Giornale della Libreria propongono un percorso che attraversa generi e pratiche diverse: dalla guida di viaggio alla narrativa contemporanea, fino al libro come oggetto e segno identitario.
Un’occasione per mettere in dialogo esperienze editoriali che, ciascuna nel proprio ambito, stanno interrogando il presente e sperimentando nuove e vecchie strade, tra qualità dei contenuti, cura del progetto e relazione con lettrici e lettori.
Gli editori che stanno reinventando il libro di viaggio
Il primo incontro, in programma
alle 13.30, è
Gli editori che stanno reinventando il libro di viaggio. Intervengono
Vittorio Anastasia (Ediciclo),
Pietro Biancardi (The Passenger / Iperborea),
Mauro Morellini (Morellini editore) e
Giulio Perrone (Perrone editore), con la moderazione di
Samuele Cafasso (Giornale della Libreria).
L’editoria turistica, già provata dalla crisi pandemica, si confronta oggi con un mercato sempre più affollato da guide digitali, contenuti rapidi e testi generati con l’intelligenza artificiale, spesso costruiti su modelli ripetitivi e con una proposta di valore limitata. In questo scenario, il lavoro delle case editrici presenti in sala mostra come il libro di viaggio stia progressivamente spostando il proprio baricentro: meno strumento puramente pratico, più spazio di racconto, interpretazione e approfondimento. Il confronto mette in luce come la cura editoriale, la scelta di autrici e autori riconoscibili e la costruzione di progetti coerenti stiano contribuendo a rinnovare un genere che, proprio attraverso la qualità della scrittura, riesce a offrire al lettore uno sguardo più complesso sui luoghi e sulle esperienze del viaggio.
È l’ora dei romanzi di de-formazione?
Alle 14.30 è la volta di
È l’ora dei romanzi di de-formazione?. Ne discutono
Tiziano Cancelli (Mercurio Books),
Eugenia Dubini (NN Editore) e
Tiziana Triana (Fandango Libri), moderati da
Alessandra Rotondo (Giornale della Libreria).
Il titolo dell’incontro suggerisce una domanda che attraversa sempre più spesso il dibattito critico e editoriale: ha ancora senso parlare di romanzo di formazione in un’epoca segnata da percorsi discontinui, identità fluide e traiettorie biografiche non lineari? Dalle storie centrate sulla crescita ordinata si passa a narrazioni che raccontano fratture, deviazioni, impasse, talvolta regressioni, in cui l’idea stessa di «formazione» viene messa in discussione. Il dialogo tra le case editrici coinvolte offre lo spunto per riflettere anche sul ruolo di nuove correnti – come new horror, weird girl fiction, climate fiction e high concept – e sul contributo della piccola e media editoria nel dare spazio a scritture che anticipano mutamenti culturali e sensibilità emergenti.
La forma del libro: booksthetic, collezionismo e nuove comunità di lettura
Il confronto si concentra sulla dimensione materiale del libro, sulla sua capacità di continuare a esercitare fascino in un contesto fortemente digitalizzato. La cura grafica, le scelte di formato, l’attenzione per carte e finiture si intrecciano con nuove pratiche di fruizione e condivisione che trovano nei social – in particolare su BookTok e Bookstagram – uno spazio privilegiato. Qui il libro diventa oggetto da mostrare, collezionare, custodire, ma anche segno di appartenenza e strumento di costruzione di comunità. L’incontro offre così uno sguardo su come estetica, identità editoriale e relazione con il pubblico si stiano ridefinendo attorno a una rinnovata centralità dell’oggetto-libro.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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