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Librerie

La libreria che vorrei, i bambini disegnano per il «GdL» la loro libreria dei sogni

di E. Vergine - L. Biava notizia del 6 marzo 2012

Come i bambini immaginano la loro libreria? L'abbiamo chiesto (in occasione del laboratorio per «piccoli librai» della Libreria dei ragazzi di Milano tenuto da Fausto Boccati) ai bambini della maestra Simona Piccinini che frequentano la scuola elementare dell’Istituto suore francescane, di disegnarci la libreria che vorrebbero.
Due ci sono sembrati i modelli immaginativi. Il primo è quello della libreria come «casa». Lo troviamo nel disegno (nel progetto?) di Alice, di Giorgia (che diventa un po’ anche castello). Libreria dunque come ambiente e spazio domestico in cui ritrovare la dimensione affettiva e il calore delle cose familiari, un posto dove stare comodi e sentirsi protetti.
L’altro modello è quello della libreria tecnologica: a mezzo tra parco divertimenti e macchina robotizzata che stampa i libri che i piccoli lettori (futuri librai, architetti e progettisti di librerie?) si immaginano. È la «libreria robottica» di David, o la libreria con poltrona sospesa che porta il cliente direttamente davanti allo scaffale del suo autore di Francesca. La «libreria macchina» di Pietro è invece specializzata (in automobilismo) ma stampa anche i libri on-demand direttamente su richiesta del piccolo (o grande) lettore. Librerie tecnologiche che si fondono in librerie labirinto ma dottissime di strumenti tecnologici per la ricerca dell’autore (ecco perché saranno importanti i metadati per i futuri clienti)
Accanto a modelli più tradizionali (ma coloratissimi) come la «libreria mille gusti» di Anna sono forse le tecnologie a permeare le «librerie che vorrei»: il maxi schermo della libreria dei giochi di Rodolfo (coerentemente labirintica nel suo layout), lo schermo del pc in quella di Vera. In ogni caso per tutti vale il disegno di Riccardo: «Mi sono divertito molto quando ci sono andato. Ciao!»

Fig. 1: Una casetta piena di finestre, immersa nel verde e con un alberello accanto. Così Alice immagina la libreria dei suoi sogni: «Che libreria fantastica! Wow!».

Fig. 2: Pietro, con la sua «libreria super macchina» riprende il concetto di print on-demand e lo declina in una libreria specializzata. Nella sua libreria di titoli sull’automobilismo, i libri non ci sono: si producono su richiesta!

Fig. 3: La libreria dei giochi è l’idea di Rodolfo che si immagina che le isole-reparto in cui sono esposti i libri (Inter, Milan, Roma, Fantasia, «Hooror» e Geronimo Stilton) formino un labirinto che conduca dall’entrata – dove uno schermo televisivo dà il benvenuto al cliente – alla cassa.

Fig. 4: La libreria casa di Francesca si coniuga con la libreria «parco divertimenti» e «libreria della comodità». Un complesso sopraelevato di binari e meccanismi robotizzati trasporta il cliente della libreria-labirinto tra gli scaffali. Il cliente – inseriti nome dell’autore e titolo - deve semplicemente sedersi e lasciarsi condurre alla scoperta delle letture più piacevoli.

Fig. 5: David invece re-inventa non solo Amazon ma si spinge anche un po’ più in là. La sua «libreria robottica» non contempla la presenza del libraio. Il cliente si interfaccia direttamente con un computer. Digita il titolo che cerca e si attende che le braccia meccaniche del computer-robot prelevino il libro per farlo poi comparire sul grande schermo.

Fig. 6: Accogliente come una casa, coi volumi un po’in disordine sugli scaffali, ma colorata e piena di libri pop-up è la libreria di Vera. Una scaletta aiuta i clienti ad arrampicarsi sugli scaffali più alti.

Fig. 7: La «libreria mille gusti» di Anna punta tutto sulla ricchezza e la varietà dell’assortimento e sui consigli di lettura. I libri esposti coprono tutti i generi: passione, gialli, magia, moda, natura, universo, amore, fiori, mare, laboratori, ecc. Molti dei titoli esposti sono corredati da recensioni e consigli di lettura: «Questo libro lo adoro»; «Questo libro te lo consiglio»; «Lo adorerai, è stupefacente». Tradizionale sì, ma grande attenzione alla cura del servizio al cliente.

Fig. 8: Carlos ha immaginato una libreria super funzionale e un po' labirintica. Inserito nome, titolo e casa editrice nei terminali a sinistra un percorso automatizzato sul pavimento conduce allo scaffale desiderato (quello sui titoli dedicvati all'Egitto è a forma di piramide!) mentre nelle salette a destra la libreria diventa biblioteca per leggere i libri che si sono appena acquistati.

Fig. 9: Un castello fatato con una torre dorata come il sole. Così si immagina la libreria dei sogni Giorgia.

Fig. 10: Per Matilde la libreria perfetta è quella che ha anche un'area dedicata agli amici a quattro zampe (in alto) perchè «quando vado a comprae i libri con mamma e papà dobbiamo lasciare il nostro cane legato fuori e invece io vorrei che potesse entrare e aspettarci in un posto bello e colorato».

Fig. 11: Quello che è rimasto più impresso a Riccardo è la bella sensazione di tenere un libro di carta in mano. Nei suoi scaffali argentati i libri sono fatti con la carta crespa verde per ricordare la calda sensazione che regala tenere in mano un bel libro.

Fig. 12: Multistrato. Così Alice si immagina la sua libreria dei sogni. La parte a destra è un insieme di strati trasparenti, di cartocino, di stoffa, di cartone colorato e fogli di quaderno che raccontano i tanti piani - tutti diversi - che compongono la sua libreria.

Fig. 13: L'ultima libreria è ultratecnologica. Piena di maxi schermi colorati (saranno pensati per proiettare i booktrailer?) e con una pavimentazione luminosa che ricorda un po' un labirinto. Il libraio in basso a sinistra sta consigliando il libro Chi me l'ha fatta in testa? (Adriano Salani Editore)mentre all'alto capo del negozio spicca un totem dedicato a Geronimo Stilton.

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