Famiglia e identità, adolescenze transgender, violenza domestica, migrazioni, guerra e memoria, ma anche colonialismo medico, giustizia di genere, diritti delle comunità LGBTQ+ e le sfide dell’estrattivismo minerario. Questi alcuni dei temi al centro delle cinquine finaliste della quarta edizione del Premio Inge Feltrinelli. Raccontare il mondo, difendere i diritti, il riconoscimento internazionale dedicato a valorizzare le voci di donne e nuove generazioni impegnate a raccontare storie di diritti negati, discriminazione e resistenza.
Promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Gruppo Feltrinelli, in collaborazione con BookCity, AIE e la Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, il premio nasce nel solco dell’eredità culturale di Inge Schönthal Feltrinelli, con l’obiettivo di sostenere chi racconta il mondo per immaginare un futuro più giusto.
Anche quest’anno il riconoscimento ha registrato un’ampia e variegata partecipazione in tutte e quattro le sue categorie: Libri di fiction e non fiction, Libri Kids, Inchieste e Reportage e Podcast. La geografia delle autrici compone una mappa ampia, attraversata da lingue, storie e sensibilità diverse. Accanto alle molte italiane, sono giunti numerosi contributi da Francia, Nigeria, Ungheria, Kuwait, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Ruanda, Congo, Danimarca, Palestina, Iran, Spagna e Corea del Sud: una costellazione di provenienze capace di allargare lo sguardo e fornire nuove forme e strumenti di leggere il nostro tempo. Nel 60% dei casi, inoltre, le storie sono giunte da editori indipendenti medio-piccoli, a valorizzare voci e cataloghi spesso meno presenti nei grandi circuiti.
Una ricchezza di sguardi e prospettive, capaci di raccontare le complessità del presente e di immaginare nuove possibilità di futuro, che si riflette nella molteplicità di temi affrontati: dai diritti delle donne e delle comunità LGBTQ+ alla denuncia della violenza di genere, dal bisogno di una solida educazione sesso-affettiva a un rapporto più consapevole con il proprio corpo. E ancora, il ruolo delle donne nella storia e nella memoria collettiva, le guerre contemporanee, le crisi globali, le sfide ambientali, i processi di mobilità e trasformazione delle identità e quelli legati al lavoro e ai diritti.
Per la categoria Libri di fiction e non fiction la cinquina finalista è composta da:
Compongono invece la cinquina finalista per la categoria Libri Kids:
La cinquina finalista della categoria Inchieste e Reportage include:
Nella categoria Podcast, rivolta alle idee progettuali delle scuole secondarie di secondo grado provenienti da tutta Italia, i progetti selezionati per la cinquina finalista sono:
Si avvia dunque la seconda fase della quarta edizione del premio: a partire dal 15 gennaio e fino all’8 marzo, tutte le lettrici e tutti i lettori potranno esprimere sul sito del premio la propria preferenza, contribuendo ad assegnare le menzioni speciali dedicate alle opere di fiction e non fiction e narrativa per ragazzi che meglio raccontano potenti storie di riscatto ed emancipazione.
La giuria, chiamata invece a scegliere le vincitrici delle categorie, è composta dal presidente Carlo Feltrinelli, l’amministratrice delegata di Gruppo Feltrinelli Alessandra Carra, la giornalista Lucia Annunziata, l’editrice Dominique Bourgois, la giornalista Simonetta Fiori, il direttore di Anagrama Jorge Herralde,il giornalista Ezio Mauro, la scrittrice Wayétu Moore,ilportavoce di Amnesty International Riccardo Noury, lo scrittore Christoph Ransmayr, l’autrice Pinar Selek, l’editrice Susanne Schüssler, l’imprenditrice Francesca Silva e il presidente del Pen International Burhan Sonmez.
La cerimonia finale avrà luogo martedì 24 marzo 2026 nella sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in viale Pasubio 5, a Milano.