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Editori

Tutte le cinquine finaliste della quarta edizione del Premio Inge Feltrinelli

di Redazione notizia del 15 dicembre 2025

Famiglia e identità, adolescenze transgender, violenza domestica, migrazioni, guerra e memoria, ma anche colonialismo medico, giustizia di genere, diritti delle comunità LGBTQ+ e le sfide dell’estrattivismo minerario. Questi alcuni dei temi al centro delle cinquine finaliste della quarta edizione del Premio Inge Feltrinelli. Raccontare il mondo, difendere i diritti, il riconoscimento internazionale dedicato a valorizzare le voci di donne e nuove generazioni impegnate a raccontare storie di diritti negati, discriminazione e resistenza. 

Promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Gruppo Feltrinelli, in collaborazione con BookCity, AIE e la Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, il premio nasce nel solco dell’eredità culturale di Inge Schönthal Feltrinelli, con l’obiettivo di sostenere chi racconta il mondo per immaginare un futuro più giusto

Anche quest’anno il riconoscimento ha registrato un’ampia e variegata partecipazione in tutte e quattro le sue categorie: Libri di fiction e non fiction, Libri Kids, Inchieste e Reportage e Podcast. La geografia delle autrici compone una mappa ampia, attraversata da lingue, storie e sensibilità diverse. Accanto alle molte italiane, sono giunti numerosi contributi da Francia, Nigeria, Ungheria, Kuwait, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Ruanda, Congo, Danimarca, Palestina, Iran, Spagna e Corea del Sud: una costellazione di provenienze capace di allargare lo sguardo e fornire nuove forme e strumenti di leggere il nostro tempo. Nel 60% dei casi, inoltre, le storie sono giunte da editori indipendenti medio-piccoli, a valorizzare voci e cataloghi spesso meno presenti nei grandi circuiti.

Una ricchezza di sguardi e prospettive, capaci di raccontare le complessità del presente e di immaginare nuove possibilità di futuro, che si riflette nella molteplicità di temi affrontati: dai diritti delle donne e delle comunità LGBTQ+ alla denuncia della violenza di genere, dal bisogno di una solida educazione sesso-affettiva a un rapporto più consapevole con il proprio corpo. E ancora, il ruolo delle donne nella storia e nella memoria collettiva, le guerre contemporanee, le crisi globali, le sfide ambientali, i processi di mobilità e trasformazione delle identità e quelli legati al lavoro e ai diritti.

Per la categoria Libri di fiction e non fiction la cinquina finalista è composta da:

  • Tutti i nostri segreti di Fatma Aydemir (Fazi);
  • La Cecilia di Michela Panichi (nottetempo);
  • E ho smesso di chiamarti papà di Caroline Darian (De Agostini);
  • Nati fuori binario. Infanzie e adolescenze transgender nell’Italia di oggi di Sabrina Pignataro (Il Margine);
  • Hanno ucciso habibi di Shrouq Aila (wetlands afterwords).

Compongono invece la cinquina finalista per la categoria Libri Kids:

  • Non sono una fata di Ji Hyeon Lee (Orecchio Acerbo);
  • Un posto chiamato casa di Victoria Turnbull (Terre di mezzo editore);
  • Italiana con permesso di Tokoua Ben Mohamed (Rizzoli);
  • Al lago! Al lago! di Alterales (Hopi edizioni);
  • Jeanne di Paolina Baruchello, illustrato da Manuela Mapelli (Sinnos).

La cinquina finalista della categoria Inchieste e Reportage include:

  • No Rules di Hoda Osman, Farh Jallad, Annie Kelly (lingue: arabo e inglese, pubblicazione su Arij-Arab Investigative Journalists);
  • Greenland’s Painful Legacy of Forced Inuit Contraception di Linda Koponen e Juliette Pavy (lingue: tedesco e inglese, pubblicazione sul Neue Zurcher Zeitung);
  • Why the Conflict in Congo Is an African Feminist Struggledi Feza Lugoma (lingua: inglese, pubblicazione su The Republic - Nigeria);
  • Morococha, el pueblo que resiste a morir por el cobre di Yoselin Alfaro Carhuamaca (lingua: spagnolo; pubblicazione su servindi.org);
  • Europe Trans Community Reckons With Decades of Sterilizations Requirements di Ella Joyner (lingua: inglese, pubblicazione sul New Lines Magazine).

Nella categoria Podcast, rivolta alle idee progettuali delle scuole secondarie di secondo grado provenienti da tutta Italia, i progetti selezionati per la cinquina finalista sono:

  • Cutro, tre anni dopo. Voci dal mare, voci di terra della classe IIIA del Liceo Classico D. Borrelli di Crotone;
  • Voci liberate. Storie di un’altra Palermo della classe 2E LSU dell’IMS Regina Margherita di Palermo;
  • I Nebrodi: il lavoro nei monti che abbracciano e scalciano controvoglia della classe 4A classico del Liceo Lucio Piccolo di Capo d’Orlando (ME);
  • Chi abita la città? della classe 5N dell’ISIS Casanova di Napoli;
  • Caivano 2090: passato & futuro della classe 5B del Liceo N. Braucci di Caivano (NA).

Si avvia dunque la seconda fase della quarta edizione del premio: a partire dal 15 gennaio e fino all’8 marzo, tutte le lettrici e tutti i lettori potranno esprimere sul sito del premio la propria preferenza, contribuendo ad assegnare le menzioni speciali dedicate alle opere di fiction e non fiction e narrativa per ragazzi che meglio raccontano potenti storie di riscatto ed emancipazione.

La giuria, chiamata invece a scegliere le vincitrici delle categorie, è composta dal presidente Carlo Feltrinelli, l’amministratrice delegata di Gruppo Feltrinelli Alessandra Carra, la giornalista Lucia Annunziata, l’editrice Dominique Bourgois, la giornalista Simonetta Fiori, il direttore di Anagrama Jorge Herralde,il giornalista Ezio Mauro, la scrittrice Wayétu Moore,ilportavoce di Amnesty International Riccardo Noury, lo scrittore Christoph Ransmayr, l’autrice Pinar Selek, l’editrice Susanne Schüssler, l’imprenditrice Francesca Silva e il presidente del Pen International Burhan Sonmez.

La cerimonia finale avrà luogo martedì 24 marzo 2026 nella sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in viale Pasubio 5, a Milano.

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