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Persone

Non ce l’ha fatta Victoria Amelina, l’autrice ucraina che aveva documentato i crimini di guerra russi

di Redazione notizia del 3 luglio 2023

Non ce l’ha fatta Victoria Amelina: l’autrice ucraina che aveva documentato i crimini di guerra russi è morta il primo luglio a causa delle ferite subite nel bombardamento di Kramatorsk, avvenuto lo scorso 27 giugno. Nel bombardamento sono morte 12 persone.

La notizia è stata data da Pen Ucraina. Amelina era nella città ucraina con una delegazione di giornalisti e scrittori colombiani. Nell’esplosione che l’ha coinvolta aveva riportato ferite multiple al cranio per cui era stata sottoposta a un intervento chirurgico.

Il suo romanzo Dom’s Dream Kingdom, pubblicato nel 2017, era stato in lista per due premi, Unesco city of literature e European Union prize for literature.

Poche settimane fa, in occasione del WEXFO 2023, la scrittrice aveva ritirato il premio postumo l’IPA Prix Voltaire Special Award conferito al collega Volodymyr Vakulenko, per poi consegnarlo ai genitori dell’autore, che vivono a Kapytolivka. In occasione della cerimonia di premiazione aveva dichiarato: «Sono una scrittrice ucraina che parla per conto del mio collega che, diversamente da me, non è sopravvissuto all’ennesimo tentativo dell’impero russo di cancellare l’identità ucraina. La comunità letteraria ucraina è grata di questo riconoscimento. Questo premio è unico, ricco di significato e ci commuove, in parte perché nessuno delle centinaia di altri autori ucraini che, come Vakulenko, sono stati assassinati nella storia ucraina ha mai ricevuto un riconoscimento del genere dopo la sua morte. Sono sicura che Vakulenko avrebbe dedicato anche lui questo premio a loro».
I diritti di traduzione di un libro per bambini di Victoria Amelina sono stati recentemente aggiunti al catalago di Tales of EUkraine (TEUk) – il progetto nato con lo scopo di stampare e distribuire libri in edizione bilingue ai bambini ucraini rifugiati in Europa – al fine di raggiungere i bambini di tutta Europa e di mantenere viva la memoria.

Gvantsa Jobava, vicepresidente di IPA che aveva conosciuto Amelina, ha dichiarato: «Durante tutti questi giorni avevamo sperato in un miracolo, ma non è successo. Adesso capisco che, recandomi in Ucraina, ho avuto l’occasione di abbracciare questa donna coraggiosa e talentuosa per l’ultima volta. Il mio cuore è a pezzi».

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