«Il collegamento dei tetti di spesa per i libri scolastici all’inflazione programmata dal 2025 e l’aumento di tre milioni di euro del fondo a favore degli studenti meno abbienti per l’acquisto dei libri scolastici sono un primo passo importante compiuto da Governo e Parlamento per garantire un effettivo diritto allo studio» ha dichiarato il presidente dell’Associazione Italiana Editori Innocenzo Cipolletta dopo l’approvazione definitiva, nel Dl Scuola e Sport, delle misure urgenti in materia di welfare studentesco. «Chiediamo al Governo garanzie – conclude Cipolletta – che tale adeguamento sia strutturale e non rappresenti una una tantum».
«I tetti alla spesa bloccati per 12 anni, senza tenere in alcun conto delle dinamiche dell’inflazione e dei cambiamenti dei piani didattici delle scuole con l’aggiunta di nuove materie, sono stati un limite pesante alla libertà di impresa delle aziende editoriali – dichiara il presidente del consiglio Educativo e vicepresidente di AIE Paolo Tartaglino –. Basti pensare che l’inflazione cumulata nel periodo giugno 2021 - giugno 2024 è stata pari al 14,7% (ultimo dato disponibile ISTAT) mentre i prezzi dei libri di testo nello stesso periodo sono cresciuti dell’8% cumulato».
«Tali tetti sono tuttora un limite all’attività didattica – continua Tartaglino – privando molti insegnanti della possibilità di indicare tra i testi adottati quelli più adatti ai loro scopi didattici. Ci auguriamo che questo provvedimento, che indica sensibilità e attenzione da parte delle istituzioni, favorisca una riflessione più ampia che tenga conto delle problematicità causate agli editori e alle scuole da 12 anni di tetti di spesa bloccati».