Secondo i dati di Nielsen BookScan, negli Stati Uniti le vendite di libri a volume l’anno scorso hanno registrato un aumento del 3,3% rispetto al 2015 con un numero totale di copie vendute che ha superato i 674 milioni di unità. Il 2016 si configura quindi come il terzo anno consecutivo di crescita del settore.
Un segno positivo che caratterizza un po’ tutte le categorie, fatta eccezione per la narrativa per adulti che probabilmente ha scontato l’assenza di veri e propri bestseller rispetto all’anno precedente. Nel 2015 infatti erano stati pubblicati due pesi massimi come Go Set a Watchman di Harper Lee – titolo più venduto dell’anno con 1,6 milioni di copie – e The Girl on the Train di Paula Hawkins. A ulteriore conferma di questo, il bestseller di narrativa del 2016 è stato proprio la versione tascabile del titolo della Hawkins con circa 955 mila copie vendute, seguito da A Man Called Ove di Fredrik Backman pubblicato a dicembre 2015.
La crescita maggiore dell’anno è stata registrata dalla saggistica per adulti, con un +6,9% rispetto al 2015. Risultati particolarmente positivi con vendite a sei cifre sono stati ottenuti dai libri dedicati a hobby e tempo libero – in cui continua, seppur con incrementi inferiori, il periodo d’oro dei colouring book – e dai titoli a contenuto religioso.
Nel settore ragazzi, la saggistica ha registrato un aumento dell’1,5% e la narrativa un +3,8%, sempre rispetto al 2015. Ed è proprio a questa categoria che appartiene il titolo più venduto dell’anno: Harry Potter and the Cursed Child – bestseller anche nel Regno Unito e pubblicato in Italia da Salani con il titolo Harry Potter e la maledizione dell’erede – con 4,5 milioni di copie vendute. Al secondo posto Diary of a Wimpy Kid: Double Down, l’undicesimo libro della serie Diario di una schiappa, non ancora pubblicato in Italia, con 1,1 milioni di copie, seguito da Killing the Rising Sun di Bill O’Reilly incentrato sulle vicende della Guerra del Pacifico culminate nel lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Questi tre titoli sono gli unici ad avere venduto più di un milione di copie nel 2016 (erano sei nel 2015).
Considerando separatamente le diverse tipologie di canale di vendita, si confermano gli andamenti contrastanti già rilevati nel 2015. Se il settore «Retail & Club» che comprende le librerie indipendenti, quelle di catena (ad esclusione delle catene più grandi) e gli store on line – tra cui anche Amazon – registra un notevole aumento del numero di copie vendute, pari a circa il 5,0%, il settore «Mass Merchandisers», che è costituito soltanto dalle librerie di catena maggiori, come Walmart, ha subito invece un calo del 5,3%.
Per quanto riguarda i singoli formati si sono confermate le tendenze osservate l’anno precedente. Il risultato migliore è stato ottenuto dai board books – i libri illustrati cartonati per bambini – con un +7,43% rispetto al 2015, seguiti dagli hardcover con un +5,43%. Continua invece il segno meno dei tascabili economici (-7,71%) e degli audiolibri (-13,49%): i formati che più di tutti gli altri hanno risentito dello sviluppo degli e-book.
È importante ricordare che le stime di Nielsen BookScan coprono circa l’80% del mercato del libro cartaceo statunitense e che i dati definitivi dell’intero mercato editoriale del 2016 saranno resi noti nei prossimi mesi dall’Association of American Publishers. Fonte: Nielsen BookScan 2016
Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.
Guarda tutti gli articoli scritti da Antonio Lolli