Quando devono informarsi,
gli americani continuano a preferire i contenuti video a quelli audio o scritti. E la televisione rimane il loro canale preferito. È questo a emergere, in sintesi, dagli esiti di
un sondaggio condotto dal Pew Research Center nell’estate 2018 tra un panel rappresentativo di 3.425 adulti.
È
il 47% del campione che preferisce
«guardare» le notizie, contro il 39% di chi preferisce leggerle e il 19% di chi preferisce ascoltarle. Dati in linea con quelli raccolti dall’indagine del 2016.

Oltre a condurre un’esplorazione sui formati, il sondaggio ha monitorato anche i canali preferiti per il consumo di notizie: dalla stampa alla televisione (locale, di rete o via cavo), dal web (social network, app, siti...) alla radio.
La
televisione è emersa ancora come la piattaforma di fruizione preferita: continuano a indicarla come tale più di quattro americani su dieci (
il 44%),
contro il 33% che sceglie il web, il 14% della radio e il 7% della stampa. Gli unici cambiamenti vagamenti significativi occorsi dall’indagine del 2016 sono un lieve aumento della quota di chi si rivolge all’informazione online e la riduzione dei lettori di riviste, giornali e quotidiani.

Le risposte del panel diventano ancor più rivelatrici se incrociamo le due classi di domande: quelle sui formati preferiti con quelle su canali e piattaforme scelte. Nonostante una recente tendenza al ri-confezionamento della notizia in formati video «innovativi» (
destinati per lo più alla fruizione da smartphone, con tutto quanto ne consegue in termini di linguaggi e format visivi), e nonostante la grande maggioranza degli statunitensi adulti fruisca almeno di qualche notizia in formato digitale, chi preferisce l’informazione video
sceglie con più frequenza la televisione per «guardarla».

Di quel 47% di statunitensi che sceglie d’informarsi via video è una larga maggioranza (75%) a optare per la piattaforma televisiva, contro il 20% di chi lo fa online. Canale, quest’ultimo, preferenzialmente scelto da chi s’informa leggendo (63%), contro il 17% di chi si rivolge ai prodotti a stampa. Minore la polarizzazione tra gli ascoltatori: se il 52% preferisce la radio, quote attorno al 20% ricorrono alla fruizione audio della notizia sia dalla televisione che dal web.
Rispetto al 2016 aumentano le probabilità, per chi preferisce l’informazione video, di cercarla online: passa, infatti, dal 12% al 20% la quota di chi sceglie come prima opzione quella di «guardare le notizie sul web». Nessun cambiamento significativo, invece, tra lettori e «ascoltatori». I primi, d’altronde, preferivano il web già due anni fa (59%).

I dati del Pew evidenziano anche che, per chi ha meno di cinquant’anni, è in generale più probabile scegliere Internet come piattaforma d’informazione, indipendentemente dalla modalità di fruizione preferita (lettura, visione o ascolto). È il 76% degli statunitensi che preferiscono leggere una notizia, di età compresa tra i 18 e i 49 anni, a farlo sul web, contro il 49% di chi ha età pari o superiore ai cinquanta. Allo stesso modo, nella fascia 18-49 gli «ascoltatori» e gli «osservatori» che si rivolgono al digitale sono circa il triplo degli over 50.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
Guarda tutti gli articoli scritti da Alessandra Rotondo