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Mercato

Il mercato editoriale in Grecia: il bilancio dopo sette anni di crisi

di Antonio Lolli notizia del 15 novembre 2016

La Grecia è stato il Paese dell’Unione Europea più colpito in questi anni dalla crisi economica. Una crisi dalla quale stenta ancora a uscire, nonostante alcuni deboli segnali di ripresa. Il prodotto interno lordo greco è infatti cresciuto dello 0,3% dall’inizio di aprile alla fine di giugno di quest’anno, dopo un calo dello 0,1% nel trimestre precedente. Percentuali ancora troppo basse per recuperare anche solo in minima parte l’enorme perdita registrata dal Paese negli ultimi sette anni di crisi.
Un collasso che ha convinto l’Unione Europea ad approvare ad agosto 2015 un pacchetto di aiuti da 86 miliardi di euro e che ha portato i fondi destinati alla Grecia a un totale di 326 miliardi di euro. Una cifra mai vista prima per nessuna operazione di salvataggio.
I numeri parlano chiaro: dal 2010 a oggi il Paese ha perso un terzo del proprio Pil e ha visto emigrare mezzo milione di persone. Una situazione che vede ultimamente il premier Tsipras in affanno e il gradimento verso Syriza – il partito che sostiene il premier – in calo al 17,5%, rispetto al 35,5% delle ultime elezioni.
Anche il mercato editoriale ha ovviamente risentito pesantemente degli effetti della crisi.
Secondo un'indagine presentata durante l'ultima fiera del libro di Francoforte dal Book Policy Working Group del Ministero della cultura e dello sport ellenico, dal 2008 al 2015 il numero di titoli pubblicati è infatti passato da 10.860 a circa 6.700, con un calo del 37%. La tiratura media di un libro di narrativa è di 2 mila copie e per diventare un best seller in Grecia è sufficiente vendere almeno 7 mila copie.
Solo alcuni grandi fenomeni internazionali sono riusciti a superare le 100 mila copie vendute, come i libri della Rowling, di E.L. James e di Dan Brown.
Su 100 novità pubblicate, il 27% è rappresentato da titoli di narrativa, saggistica e poesia, il 22% da testi di scienze umane e sociali, 18% da libri per bambini e il restante 33% da testi scolastici, libri di self-help, testi di scienze pure e applicate e manuali d’arte.


Fonte: Socrates Kabouropoulos, Book Policy Working Group (BPWG), 2016

Per quanto riguarda la lettura, l’ultima indagine disponibile (del 2010) mette in luce come il 42,3% dei greci legge almeno un libro l’anno. Una percentuale che però potrebbe essere cambiata anche considerevolmente negli ultimi sei anni. L’8,1% della popolazione legge più di 10 libri all’anno, mentre l'1,7% ne legge più di 25.
La crisi ha portato a un calo delle traduzioni di titoli stranieri, dal 42,5% rilevato nel 2006 al 32,1% nel 2011 (ultimo dato disponibile), rispetto al totale dei titoli pubblicati. L’inglese domina come lingua più tradotta (50% sul totale delle traduzioni), seguita dal francese (11-12%), dal tedesco (4%), dallo spagnolo (4%) e dall’italiano (3%).
Il settore degli e-book infine non è ancora molto diffuso nel Paese. Lanciati sul mercato nel 2010, a oggi i titoli di e-book disponibili per i lettori greci sono circa 7 mila e le vendite del settore rappresentano meno dell’1% del totale del mercato.
I principali siti online in cui sono disponibili e-book sono cosmotebooks.gr (uno dei principali store online greci, che vende anche libri, giocattoli e DVD), myebooks.gr (sito dedicato alla vendita di e-book) e openbook.gr (che consente di scaricare gratuitamente e-book con licenza Creative Commons).

                      Le copertine greche de L’amica geniale della Ferrante e de Il nome della rosa di Umberto Eco

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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