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Librerie

Self publishing, Penguin punta sul libro «fai da te»

di L. Biava notizia del 23 luglio 2012

Si moltiplicano le occasioni di self publishing da quello autoriale ben illustrato dal recente successo di Fifty Shades of Grey (all'inizio c'era stata Amanda Hocking, lo ricorderete) a quello mediato dagli editori (Mondadori avrebbe dovuto lanciare il mese scorso una piattaforma di autopubblicazione) fino a quello dei traduttori.
Che il futuro del libro sia nel «fai da te» resta altamente improbabile, troppe le professionalità coinvolte nella sua realizzazione e promozione per abbracciare senza riserve questa semplicistica ipotesi. Non si può negare però che lo scenario cui stiamo andando incontro non richieda un riassestamento del ruolo dell'editore.
La scelta di Penguin Books, una della più grandi case editrici del mondo, che ha acquistato per 116 milioni di dollari (circa 90 milioni di euro) Author Solutions, una società specializzata in libri pubblicati in proprio dagli autori basata a Bloomington, nello stato americano dell'Indiana, sembra andare proprio in questa direzione.
D'altronde quella degli e-book self published è una realtà in aumento e dal 2009 ad oggi è il
settore dell'editoria che cresce più rapidamente. Soltanto in Gran Bretagna nel 2011 sono stati così pubblicati 210mila libri, un aumento del 60 per cento rispetto all'anno precedente. Un trend testimoniato anche in Italia dal successo di iniziative come ilmiolibro.it lanciata dal Gruppo Espresso-Repubblica, i cui titoli sono disponibili, oltre che su Internet, attraverso il circuito delle librerie Feltrinelli. La mossa della Penguin in un campo che finora poteva sembrare avverso segnala un'ulteriore evoluzione del fenomeno.

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