Da sempre gli italiani sono un popolo attento alla salute. Forse per il clima salubre della nostra Penisola, per la dieta mediterranea, considerata da medici e nutrizionisti di tutto il mondo tra i regimi alimentari più equilibrati, in parte, forse, per il retaggio di quella forma mentis derivata dai Romani che sostenevano l’esistenza di un nesso diretto tra una mente sveglia e lucida e un corpo in salute: mens sana in corpore sano. Ma se questa attenzione per il benessere psico-fisico è qualcosa che c’è sempre stata, in tempi più recenti l’interesse di chi ha a cuore la propria salute sembra essersi esteso ad inglobare tutte quelle cure e medicine alternative e i vari metodi di self help che promettono il raggiungimento della forma perfetta in modi diversi da quelli praticati dalla medicina tradizionale.
Si tratta di un trend in progressivo aumento, come conferma Stefania Chiggiato (libraia responsabile settore biologia, medicina e scienze agrarie presso la Libreria Hoepli di Milano): «Nella mia esperienza professionale, l’arco di tempo a cui posso fare riferimento è di circa 20 anni durante i quali l’interesse per i titoli di salute, medicina e self help è cresciuto sempre di più e con esso è cresciuta anche la cultura di base del pubblico di lettori. Se infatti in un primo momento si accontentavano di testi più semplici e generici, oggi la richiesta è quella di un approfondimento maggiore che spesso sconfina addirittura nel testo scientifico vero e proprio».
I lettori sono quindi oggi più consapevoli, più esigenti e più informati e bisognosi di risposte serie e accurate. E allora quali sono le tematiche che oggi vanno per la maggiore? «Innanzitutto sicuramente l’alimentazione. Ma c’è la necessità anche di trovare una risposta a quelle patologie oramai diventate croniche come l’ipertensione o il diabete. Anche i libri sulle cure e le medicine alternative vanno molto bene, sebbene con fasi oscillanti: qualche anno fa era più in auge l’omeopatia, in seguito l’interesse si è spostato più verso l’agopuntura. Adesso si tende a prestare più attenzione alle terapie di ordine fisico».
La bibliografia specializzata su questi argomenti è vastissima e assai differenziata, «sono titoli che hanno una rotazione molto buona perché a seconda del settore passiamo dal 6 all’8», ma vi sono testi che si sono distinti per alta qualità editoriale e per il successo di pubblico. «Uno dei libri che più mi ha colpito e che ha avuto grande risonanza nonostante sia un testo oggettivamente difficile è China Study di Colin e Thomas Campbell (Macro edizioni). Si tratta di uno studio sull’alimentazione condotto su un campione molto ampio che correla la nutrizione con le patologie croniche. Un altro titolo singolare, assai curato nella veste editoriale e con illustrazioni di alta qualità è un volume edito da Hoepli, nato un po’ in silenzio ma che poi invece è stato largamente apprezzato e ricercato sia da un pubblico più generico sia da professionisti diversi livelli nel campo della salute: penso all’Atlante di agopuntura di Carl H. Hempen, tradotto dal tedesco».
Questi titoli si prestano ad un acquisto informato: «Accade con frequenza sempre maggiore che coloro che sono interessati alle opere attinenti al settore arrivino chiedendo un titolo specifico, perché ne hanno letto o sentito parlare. In generale solitamente si tratta di persone che hanno già un’idea, se non del titolo, almeno dell’argomento che suscita il loro interesse, più raramente acquistano d’impulso».
Infine un trend piuttosto recente è quello che vede stabilirsi una connessione tra i titoli relativi ad alimentazione, salute e self help e quelli di scienze agrarie: «Il pubblico oggi si rende sempre più conto di quanto sia importante mangiare in modo più sano e corretto, controllando la provenienza del prodotto o magari coltivandoselo autonomamente laddove possibile e quindi è in cerca di informazioni dirette sull’autoproduzione. È una tendenza che è cominciata alcuni anni fa come autoconsapevolezza di un pubblico più ristretto, ma oggi si sta estendendo progressivamente, forse proprio a causa della crisi».