Nonostante il mondo editoriale sia stato attraversato da una profonda contrazione dei consumi, registrando una diminuzione dell’8,7% degli acquisti nei canali trade (fonte Ufficio Studi AIE, ottobre 2012), l’anno appena concluso ha visto nascere nuovi punti vendita.
Tra le librerie indipendenti che hanno avuto il coraggio di sfidare le prospettive poco rosee del mercato, emergono le librerie per ragazzi, che lungo tutta la penisola si sono lanciate alla conquista delle zone periferiche.
Così come accade per le librerie di quartiere (cfr. G. Pepi, Librerie di quartiere, «GdL», 1, gennaio, 2013, pp. 31-33), la cittadina di provincia rappresenta oggi uno scenario inedito, uno spazio ideale in cui l’influenza delle catene è ancora circoscritta e il volume d’affari consente di ridimensionare l’investimento finanziario.
Proseguiamo on line la rassegna di testimonianze dei primi mesi di attività di alcune neonate librerie dedicate all’infanzia, accomunate dall’intento di promuovere la lettura e di aver scorto nella provincia nuove potenzialità. Altre interviste sullo stesso tema hanno coinvolto le librerie Umpalumpa (Clusone), Cartamarea (Cesenatico), Marcovaldo (Cava de’ Tirreni) e sono reperibili sul Giornale della libreria di marzo (cfr. S. Baccarin, Neonate in provincia, «GdL», 3, marzo, 2013, pp. 42-43).
Libreria A testa in su, Noceto (Parma)
Cinzia Munari, titolare. Farsi conoscere nella città in cui si è deciso di parire la libreria è il primo scoglio da superare e per noi è stato fondamentale il passaparola. A Noceto le librerie erano scomparse e non esisteva nulla di specificatamente dedicato ai ragazzi. Il progetto della libreria era un desiderio che io e la mia socia coltivavamo da qualche tempo, e quando in paese ha chiuso l’unico punto vendita, abbiamo deciso di colmare il vuoto d’offerta che si era creato, investendo nel pubblico dei più giovani. Oltre ai classici e alle novità, l’assortimento si compone di libri illustrati selezionati per il loro valore artistico e di una sola marca di giochi, difficilmente reperibile sul mercato. La scelta di specializzare il catalogo si è rivelata vincente, tanto che a pochi mesi dall’apertura, parte della nostra clientela è costituita da famiglie che vengono a farci visita dalla città.
Credo che la libreria sia il tipico «negozio della domenica mattina»: abbiamo allestito un fitto calendario di attività, grazie al quale A testa in su è diventata un punto d’incontro per bimbi e ragazzi.
Libreria di Paolina, Mentana (Roma)
Carla Giardini, titolare. La Libreria di Paolina (nella foto in alto) nasce da presupposti particolari, in un contesto scolastico preesistente. Sin dal suo progetto, si è deciso di attribuirle una finalità educativa. Da 25 anni a Mentana gestiamo un asilo nido, una scuola materna e, da appena un anno, una scuola primaria ispirate al metodo Montessori. Sentivamo la forte esigenza di dare continuità all’attività formativa con i ragazzi, ma non ci piaceva l’idea di una ludoteca in cui i genitori parcheggiassero i propri figli. Doveva trattarsi di uno spazio che, nelle sue potenzialità, si sviluppasse in maniera coerente rispetto al principio educativo e la libreria rispettava appieno questi requisiti. Nel lavoro in libreria abbiamo messo in atto quelli che sono i fondamenti del metodo, che promuovono la libertà del bambino nell’ambiente strutturato, e dove l’elemento sensoriale è dato in questo caso dal libro o dal gioco.
La Libreria di Paolina è gestita dalle educatrici che nel doposcuola si danno il turno tra gli scaffali, accogliendo i ragazzi e collaborando nell’organizzazione delle attività. La proposta editoriale e commerciale è specifica e caratterizzante il metodo: libri, ma anche giochi didattici, con materiali di sviluppo cognitivo o altri elementi volti ad accrescere la manualità.
Per i laboratori e i workshop ci avvaliamo della collaborazione di persone che abbiano acquisito competenze tecniche, in grado di trasmettere ai ragazzi la passione per il lavoro con gli oggetti, stimolando la loro creatività: lavori con la pasta di sale, un laboratorio di mosaico, ma anche costruzioni con il legno. La libreria diventa così un’estensione ludica della scuola e uno spazio in cui i bambini si possono orientare autonomamente verso le proprie letture.
La provincia è indubbiamente un luogo eterogeneo, che si compone di ceti diversi e di differenti rapporti con la lettura. Grazie alle attività proposte siamo riuscite a fare avvicinare al mondo della libreria anche i genitori che abitualmente non la frequentavano.