
Anche un libro può aiutare a uscire dalla crisi economica - e morale - che l'Europa sta attraversando. A
Madrid, dove le difficoltà economiche hanno il volto degli
indignados delle mobilitazioni di Sol, un gruppo di giovani volontari ha recentemente dato una forma a quest'idea con l'apertura di
Libros Libres, una libreria decisamente
sui generis.
La libreria, che ha aperto i battenti nel settembre scorso nel quartiere madrileno di Chamberì,
si basa sulla gratuità e sullo spirito di comunità dei lettori e permette a chiunque di poter entrare, prendere il libro di proprio interesse e uscire senza pagare.
La sostenibilità economica si basa sulla buona volontà degli utenti, che sono invitati a sottoscrivere una sorta di
abbonamento annuo di 12 euro (uno al mese anche se, naturalmente, chi vuole può donare di più), e della comunità che contribuisce (insieme ad alcuni editori e fondazioni private) a donare i libri necessari a mantenere in vita la libreria.
«Il nostro è un progetto totalmente slegato da vincoli economici – ha raccontato uno degli organizzatori,
Alejandro de Leòn, a «El Paìs» – può entrare chi ha soldi da spendere e chi no.
Il nostro obiettivo è facilitare l’accesso gratuito alla lettura».
Ma non è tutto e tra i servizi offerti da quello che in breve tempo è diventato un vero e proprio centro culturale di quartiere, non manca una sorta di
punto di ristorazione dove gli utenti possono portare torte, bevande e qualsiasi altra cosa contribuisca a rendere Libros Libres più accogliente.
L’iniziativa pare non preoccupare per il momento le librerie tradizionali, persuase, forse, che qualsiasi progetto aiuti a sviluppare l’abitudine alla lettura non possa che avere ricadute positive per tutta la filiera.