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Librerie

Lunga vita agli e-reader… o no?

di L. Giudice notizia del 6 ottobre 2015

Attenzione, controllare i dati.

Benché gli e-reader siano la tecnologia apparentemente più comoda e adatta alla lettura di contenuti editoriali digitali, sembra proprio che i device dedicati solamente a questa attività siano destinati a rallentare il notevole ritmo di crescita che li ha caratterizzati negli anni scorsi, e a lasciare il passo a tecnologie che permettono il multi-tasking come i tablet e gli smartphone. Persino le grandi realtà non sono del tutto al sicuro e anche un device noto al grande pubblico e apprezzato come Kindle subisce questo calo d’interesse da parte dei consumatori.
L’ultimo colpo assestato ai dispositivi per la sola lettura è arrivato da Waterstones, storica catena di librerie inglese, che ha deciso di non distribuire più i Kindle nelle proprie librerie. Intervistato da «The Bookseller», il managing director James Daunt ha detto che le vendite del Kindle continuano a calare, mettendolo a confronto –ironicamente, a voler ben vedere – con uno di «quegli inspiegabili best seller [che] un giorno si impilano in negozio e si vendono rapidissimamente; e il giorno dopo si ringrazia il cielo per ogni copia venduta, perché porta più vicino al momento in cui li toglierai dagli scaffali per sempre per fare spazio a qualcosa di nuovo».
La scelta potrebbe essere stata condizionata anche dall’andamento particolarmente positivo dei libri cartacei, come abbiamo già riscontrato studiando i dati, ad esempio, dell’AAP, o di Nielsen Bookscan: ma in realtà la vendita di device in libreria era in calo da tempo, visto che già da Natale negli uffici di Waterstones si ragionava sulla diminuzione del numero di e-reader venduti durante le feste, soprattutto in confronto all’anno precedente.
Gli e-reader sono dunque destinati a raggiungere i fax e i floppy disk nel cimitero delle tecnologie dimenticate? Non crediamo, basta pensare a progetti come Tolino, che gode di ottima salute. Forse si tratta anche di perseguire strategie di prodotto e distributive che non penalizzino la libreria nella vendita del dispositivo, ma la considerino un utile e importante alleato (allontanando così il timore che hanno i librai di perdere clienti). In ogni caso solo conoscendo meglio le abitudini di scelta, acquisto e lettura (del libro cartaceo come dell’e-book), che sembrano prendere direzioni sempre nuove, potremo cominciare a capire meglio quale potrebbe essere il loro futuro.

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