Il matrimonio, si sa, è uno degli eventi della vita capaci di catalizzare l’interesse collettivo di amici e parenti in modo quasi esclusivo per settimane e mesi prima del fatidico «Sì!».
E se il matrimonio fosse quello tra un principe, William d’Inghilterra per la precisione, e una borghese, la bella Kate? Fatte le debite proporzioni le conseguenze, in questo caso sul comportamento collettivo di una nazione, possono essere proprio le stesse.
«The Bookseller» registra come il matrimonio reale abbia avuto un forte, fortissimo, peso sulle vendite delle librerie inglesi e non - come si sarebbe portati a pensare - in positivo.
Secondo il sito inglese, infatti, le vendite dello scorso aprile sono state le più basse da sei anni a questa parte con la settimana del royal wedding che ha fatto segnare un calo del 9% rispetto alle vendite di marzo (pari a 9 milioni di sterline) e un -4% rispetto all’aprile 2010 (-3,9 milioni di pound).
Che la colpa sia tutta di Kate e Will lo testimonia la netta flessione nelle vendite registrata nell’ultima settimana del mese, quella del matrimonio appunto, che fa segnare un inaspettato -20% rispetto all’anno precedente, con oltre 20 milioni di sterline in meno spese dai lettori inglesi evidentemente in ben altre faccende affaccendati.
Il matrimonio del secolo però, qualche risvolto positivo l’ha avuto: secondo i dati di Nielsen BookScan, aprile ha visto un vero e proprio boom per la produzione pre-scolare che vola a +16% grazie ai libri attacca-stacca di Fiona Watt, Sticker Dolly Dressing: Weddings (Usborne), di Sunbird, Royal Wedding: A Dress-up Dolly Book, e di Roger Hargreaves, Little Miss Princess (Egmont).
Quando si dice la fortuna di avere una Repubblica.
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