
Un Joyce da record: la versione cinese di
Finnegans Wake è diventata un bestseller. E chi l'avrebbe detto vista la complessità linguistica che caratterizza l'ultima opera di Joyce? Di certo non l'editore che ha visto andare esaurita in poco più di un mese la modesta tiratura iniziale di 8.000 copie.
Un libro da record in molti sensi: l'autore che dichiarava che scrivere in lingua inglese poteva essere considerata «the most ingenious torture ever devised for sins committed in previous lives» impiegò
circa 17 anni a completare l'opera mentre il traduttore cinese, Dai Congrong, ha impiegato ben otto anni per trovare le parole adatte a tradurre in cinese lo
stream of consciousness dell'autore irlandese.
Ora è in corso la seconda edizione per far fronte alle crescenti richieste dell'opera, al punto che a Shanghai e Pechino,
per la prima volta, grandi cartelloni pubblicitari promuoveranno un libro.
D'altro canto, nonostante la difficoltà del testo che in patria ben pochi irlandesi dichiarano di aver letto, quello di
Finnegans Wake aveva tutti i connotati di un successo annunciato. Nel 1995, all'uscita della pima traduzione cinese dell'
Ulysses, più di un migliaio di persone hanno fatto le
code fuori dalle librerie di Shanghai per procurarsi il volume e le copie si sono vendute, diremmo da noi, come il pane.
I tempi sono decisamente cambiati e la scorsa settimana
Finnegans Wake era al secondo posto nella classifica dei bestseller cinesi, alle spalle della nuova biografia dedicata al leader comunista cinese Deng Xiaoping.