A partire dal prossimo 28 marzo il New York Times online diventa a pagamento. La testata, che propone un modello di abbonamenti simile a quello del Financial Times, accetta così la sfida di rendere le proprie notizie accessibili dietro pagamento.
Una sfida che arriva in un momento complesso visto che l'industria della carta stampata americana secondo i dati del Pew Project for Excellence in Journalism, ha visto ridursi il numero dei suoi lettori del 5% rispetto allo scorso anno mentre la raccolta pubblicitaria cala del 6,4%.
«La sfida - afferma il presidente di The New York Times Company, Arthur Sulzerberg - è mettere un prezzo al nostro lavoro senza creare un muro fra noi e la rete globale e assicurandoci di continuare a impegnarci per un audience il più vasto possibile».