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Librerie

Hunger Games, marketing a colpi di check-in

di E. Molinari - L. Biava notizia del 10 settembre 2012

Come si fa a far appassionare i ragazzi, i famosi young adults, a una storia? Come fare poi a mantenere sempre alta l’attenzione verso un libro, un film, una serie? Una risposta viene, ancora una volta, da Hunger Games, la famosa trilogia targata Suzanne Collins, capace di rubare lo scettro a Harry Potter su Amazon.com come serie più venduta di tutti i tempi. L’ultima trovata per rinnovare l’interesse verso il brand? Una competizione per promuovere l’uscita in Dvd del primo episodio della saga. Fondamentale l’utilizzo di Foursquare, il social network basato sulla geolocalizzazione,  forte, secondo «TechCrunch», di oltre 20 milioni di utenti registrati.
La catena inglese di negozi di intrattenimento HMV, con l’aiuto dello studio cinematografico Lionsgate e dell’agenzia MMK Media, ha messo in piedi una vera e propria caccia al tesoro (due biglietti per la premiere inglese di Catching Fire, secondo episodio della serie). Consci della diffusione del social network presso i ragazzi, si è deciso di ricreare la battaglia che si svolge nel libro ma, questa volta, a colpi di check-in.
Proprio come nello scenario descritto dalla Collins – in cui un ragazzo e una ragazza appartenenti a ciascuno dei 12 distretti americani vengono estratti a sorte per scontrarsi nei famosi Hunger Games –, i «tributi» di 12 «distretti» inglesi, sono stati invitati a scontrarsi – o, meglio, geolocalizzarsi –  in una certa fascia oraria all’interno di uno dei negozi della catena.
Per ogni città sono stati poi estratti i nomi di due partecipanti che si sono confrontati la settimana successiva, il giorno dell’uscita del primo episodio in DVD, nella «mietitura» finale presso il negozio di Londra, dove, sempre a colpi di check-in, sono stati individuati i due vincitori.
I numeri della campagna, in termini di ragazzi coivolti e di check-in effettuati, sono stati interessanti secondo la catena inglese, e non possiamo non pensare che probabilmente siano iniaziative di questo tipo che si dovrebbero intensificare quando si sente parlare di «strategie social» per coinvolgere i lettori

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