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Librerie

Hoepli apre al Kindle: «Con il "diavolo" meglio parlarci»

di E. Vergine notizia del 30 ottobre 2012

L’Olandese volante è una leggenda che trae origine dal folklore nordico. Un vascello mercantile si trova nel mezzo di una terribile tempesta. La nave viene danneggiata l’intero equipaggio è preda dei flutti. Solo il temerario capitano si salva invocando l’aiuto del diavolo in persona e sfidandolo ai dadi per tenersi l’anima.
Matteo Ulrico Hoepli (general manager di Hoepli.it) si sente un po’ come l’ambizioso capitano dell’Olandese Volante «La mia famiglia fa questo mestiere da 150 anni e, nel mondo editoriale, so che tutti vedono Amazon come il diavolo che un giorno ci sconfiggerà. Che le cose stiano così o meno, io credo che col diavolo sia meglio parlarci. Per questo sono andato a proporgli un patto».
Matteo Ulrico Hoepli è tornato vincitore. Dal 25 ottobre è infatti possibile vedere, toccare, provare e acquistare i Kindle di Amazon presso la libreria Hoepli, monumentale punto vendita di sei piani situato nel centro di Milano, il cui catalogo vanta più di 175.000 titoli e 500.000 volumi in italiano e in lingua. Punto di forza della libreria sono i 40 librai altamente formati per aiutare i lettori a districarsi tra l'ampia scelta di testi tecnici e scientifici che spaziano dall'architettura all'Information Technology, dall'economia alla letteratura, dai libri per bambini a pezzi unici dell'antiquariato librario.
«Amazon non aveva ancora un punto vendita fisico in Italia e sappiamo che, nel nostro Paese, la fisicità delle cose è importante da sempre – continua Hoepli –. Quindi chi meglio di noi, con la nostra libreria in centro a Milano, poteva dare un imprinting ai lettori, spiegando loro che anche il Kindle è un libro, anzi di più? Questa idea ha convinto Amazon ed entrambi eravamo sicuri del forte impatto pubblicitario e comunicativo del nostro “patto”».
L'accordo siglato tra il produttore dei tablet e dispositivi di lettura più conosciuti e venduti al mondo e la nota casa editrice fondata da Ulrico Hoepli nel 1870, rappresenta una pietra miliare nella storia di Kindle in Italia. Gli e-reader di Amazon saranno venduti in libreria in un corner dedicato fino al 22 dicembre 2012.

Da cosa dipende la scelta di vendere il dispositivo solo nel periodo prenatalizio?
La strategia è quella di un co-marketing fino a Natale e poi, in base ai risultati di vendita, prenderemo decisioni per i periodi a seguire, naturalmente con un’impostazione diversa (anche perché da gennaio a giugno i libri hanno un andamento molto differente).

Dal vostro accordo con Amazon sembra che voi non lo consideriate un concorrente, perché?
Amazon non è un nostro concorrente. Fa parte di un mondo talmente nuovo e diverso che credo sia giusto sposare. Il settore della musica ci ha dato un’importante lezione, ed è inutile far finta di non vedere che il digitale è il futuro, futuro verso il quale stiamo andando anche noi. Per quanto riguarda l’e-book siamo convinti che il sistema di Amazon, di cui il Kindle è solo una parte, sia il migliore in assoluto. Ovviamente noi nella vendita di libri digitali ci appoggiamo a tutte le piattaforme, ma ad Amazon in particolare.

Il gruppo Hoepli, oltre ad una libreria fisica, comprende anche il portale e-commerce di libri Hoepli.it, nato nel 2005. Negli anni come si è modificato il rapporto tra le vendite on line e quelle in libreria?
I libri, a mio parere, sono soggetti a due tipi principali di consumo: uno è quello ludico, per il piacere personale, culturale, intellettuale o di puro intrattenimento e l’altro è quello per lavoro o studio. Quest’ultima tipologia fa numeri molto più ampi nelle vendite on line perché il cliente sa già cosa comprare, conosce il titolo che gli interessa e si trova meglio. Invece per quanto riguarda il consumo di tipo ludico si privilegia ancora la libreria: sono quei libri che si acquistano passeggiando tra gli scaffali.

Come sta andando la vendita di e-book?
Sta andando piuttosto bene, ovviamente le cifre sono proporzionali alla grandezza del mercato del libro digitale in Italia che (stimata dell’1% circa). In digitale vendiamo bene soprattutto libri che magari su carta non si sono rivelati altrettanto fortunati , mentre l’e-book, venduto a un prezzo un po’ inferiore, risulta più appetibile. Ci sono dei curiosi numeri che ci confermano questo trend. Tuttavia, ogni libro ha una storia diversa nel suo canale. Per esempio, il nostro top seller dell’anno scorso, la storia di Steve Jobs, ha venduto principalmente in Autogril: le vendite in quel canale erano maggiori sia di quelle in libreria che di quelle on line.

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