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Librerie

Generazione YA, una lettura da «adulti»? I limiti del genere secondo Pierdomenico Baccalario

di E. Vergine notizia del 18 settembre 2012

Il 55% degli acquirenti di libri classificati per il segmento Young Adults sono adults non poi così «young», o almeno questo è quello che emergerebbe da uno studio biennale di Bowker Market Research dal titolo Understending the Children’s Book Consumer in the Digital Age.
Lo spunto per la ricerca è stata la curiosa disparità evidenziatasi confrontando il numero degli e-book per YA venduti e la cifra, relativamente bassa, di ragazzi che dichiarava di averne comprati. I ricercatori inizialmente avevano pensato che il trend fosse stato in un qualche modo influenzato dalla popolarità di Hunger Games ma i dati raccolti hanno evidenziato che la portata del fenomeno era ben più importante.
Infatti solo il 30% degli intervistati ha affermato di star leggendo la serie di Suzanne Collins, mentre il restante 70% ha riportato una varietà di opere ben più vasta (220) della quale solo due titoli coprivano più del 5% del totale delle vendite: Harry Potter e i doni della morte e Breaking Dawn.
Il segmento YA comprende libri pensati per un pubblico di ragazzi che va dai 12 ai 17 anni eppure la maggior parte dei lettori effettivi di questi titoli ha 18 anni compiuti e solo la fascia di coloro che hanno tra i 30 ai 44 anni arriva a coprire da sola il 28% delle vendite di questa tipologia di romanzi.
Stupiti? Non completamente, forse. Ci sono libri che non mancano sugli scaffali di nessuno perché la loro rilettura è piacevole a qualsiasi età. In generale la divisione delle opere letterarie per fascia d’età è spinosa e complicata e, la maggior parte delle volte, errata.
Pierdomenico Baccalario, in un articolo che uscirà sul «Giornale della Libreria» di ottobre parla proprio della difficoltà dei librai nel presentare al loro pubblico un buon scaffale di letteratura YA a causa di un fraintendimento che sta alla base del concetto di «letteratura per giovani adulti».
Se infatti all’estero rientrano in questo segmento anche opere quali il Fedro di Aristotele, Brave New World di Huxley, The Beach di Garland, Il mondo di Oz e La storia infinita, in Italia: «Lo scaffale destinato ai giovani adulti presentava un’offerta di titoli molto meno stimolante: romanzi dal titolo interscambiabile, di una sola parola, in inglese e possibilmente al passato; copertine nere, notturne, bucate esclusivamente dallo sguardo di una ragazza seduttiva. E basta. […] Ai giovani lettori si propone più o meno questo: in una società dominata da un qualche governo terribile, dalla paura, dal terrore o da aspetti sovrannaturali talmente più grandi dei protagonisti che ogni tentativo di opposizione è destinato a fallire... c’è un’unica cosa interessante da fare. Innamorarsi. E fregarsene di tutti gli altri». Perché? «Davvero li pensiamo – continua Baccalario – e li vogliamo incapaci di pensare ad altro che a sè stessi? Nichilisti digitali e sessualmente ossessionati e sentimentalmente sconfitti? Senza allarmismi, credo che occorra provare a cercare, e subito, alternative culturali a questo desolato panorama erotizzante».
Non è strano che libri di letteratura YA siano letti anche dagli adulti. È strano pensare a questa letteratura come a un segmento ristretto, fatto di trame semplici, ognuna una variazione sul tema della stessa storia.
La letteratura YA è molto di più e, quella sì, è adatta e consigliata a tutte le fasce d’età. A chi fosse interessato ecco alcuni dei consigli di lettura di Baccalario: «Si può iniziare da La casa del tempo sospeso, di Mariam Petrosjan (Salani), un libro visionario che chi ha amato Harry Potter dovrebbe subito andare a cercare. Oppure L’orda del vento, di Alain Damasio,  o ancora, Il voltacarte di Louis Sachar».

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