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Librerie

Esperimenti in digitale, dal mondo dei comics nuovi modi di pubblicare

di E. Vergine notizia del 4 settembre 2012

Grazie alle nuove tecnologie digitali l’editoria a fumetti sta tornando a cavalcare la cresta dell’onda, raggiungendo una popolarità che – sebbene in Italia si traduca in numeri (di lettori e fatturato) ancora piccoli – è in continua crescita in tutto il mondo.
Tastare il polso della situazione variegata e particolare del fumetto in digitale non è semplice. È necessario quindi – anche se non sufficiente – osservare i cambiamenti delle grandi realtà editoriali per poter capire in che direzione si sta andando. Tempo fa abbiamo parlato dell’esperimento della Marvel, la linea di fumetti digitali Marvel Infinite imprint: una collana di avventure che fanno da corredo ai fumetti stampati.
Quella della compresenza di versioni stampate e digitali sembra infatti essere per il momento la strada più battuta dagli editori specializzati in «comics» ma di certo non è l’unica.
Da circa un anno a questa parte, infatti, una nuova frase è entrata nel lessico dei fumetti: «digital-first». Il termine fa riferimento a tutti quei fumetti che vengono pubblicati in formato digitale prima che nella loro versione a stampa (anche se quest’ultima può anche non uscire del tutto). Mentre cioè la maggior parte dei fumetti digitali sono semplicemente la trasposizione elettronica di quelli stampati, disponibili contemporaneamente (conosciuti come «day-and-date») o successivamente l’arrivo della versione fisica sugli scaffali, l’attuale offerta «digital-first» sembra rappresentare un mercato ancora più specifico dal momento che gli editori cominciano a trattare il digitale più come un complemento alla stampa che come un rimpiazzo.
Nonostante al momento gli esempi di prodotti digital-first siano scarsi, editori grandi e piccoli stanno sperimentando una serie di diverse strategie per tentare di esplorare le potenzialità di una certa tipologia di libri a fumetti.
Si parla di «diverse strategie» perché, ad oggi, non esiste ancora un metodo/un approccio standard per quanto riguarda la realizzazione di fumetti digital-first. Gli editori, lavorando a stretto contatto con distributori digitali del calibro di Comixology, iVerse Media Comics Plus e Graphicly, sono in procinto di scoprire cosa funziona e cosa no ed in che modo usare la piattaforma digitale sia come fonte di reddito che come un mezzo – meno rischioso e costoso – per costruirsi un pubblico prima di un’eventuale edizione a stampa. In questo senso il passaggio al digital-first andrebbe inteso come una sorta di approccio ibrido all’editoria a fumetti, sfruttando il Web in nuovi modi per raggiungere nuovi lettori e incrementare le vendite.
Dagli esperimenti fatti finora il digital-first si è rivelato un modello vincente, e perfino i titoli digital-only sembrano aver riscosso sufficiente successo da giustificare un’edizione a stampa. Con l’industria dei fumetti alla ricerca di una crescente gamma di lettori e libri, il digital-first e gli altri metodi innovativi di pubblicazione diventeranno – con tutta probabilità – sempre più comuni e diffusi. Particolarmente ben riusciti sono gli esperimenti della Dc Comics con Smalville Season 11 e con Batman: Arkham Unhinged.

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