Sono più di 1.200 i festival a carattere culturale che ogni anno si svolgono lungo tutta la penisola, kermesse che da gennaio al periodo natalizio animano capoluoghi e piccole città di provincia, trasformandoli in spazi di confronto e condivisione privilegiati. Manifestazioni che rappresentano non solo un’occasione d’incontro per lettori, autori ed editori, ma che costituiscono scenari e atmosfere ideali per ridare slancio al prodotto culturale.
Vi proponiamo dunque un viaggio per i festival letterari d’Italia con l’
articolo pubblico del mese,
Città del libro di Paola Sereni e attraverso le interviste ai librai di due importanti manifestazioni: l’
Isola delle Storie di Gavoi (
appena conclusosi) e il
Festivaletteratura di Mantova (
in programma dal 4 all’8 settembre). Le interviste ai librai che partecipano al Festival dell'economia di Trento e al Festival del giornalismo di Perugia sono riportate nell'articolo completo,
disponibile qui. Con loro abbiamo parlato dell’aspetto economico di queste iniziative, per capire come cambiano i comportamenti d’acquisto e quali effetti si registrano sulle vendite in libreria.
Che effetto hanno i festival sulle librerie?
Raffaele Casula (della Libreria Novecento di Nuoro per Isola delle Storie, Gavoi). La decima edizione dell’Isola delle Storie, che si è aperta il 4 luglio, rappresenterà per la Libreria Novecento il secondo anno a capo della gestione della vendita dei libri. L’allestimento prevede la presenza di due librerie tenda, una di varia e una dedicata alla letteratura per l’infanzia, e di quattro postazioni in corrispondenza dei luoghi in cui si tengono i singoli incontri. È una manifestazione molto importante per Gavoi, che da piccolo comune di 3.000 abitanti dell’entroterra barbaricino, si trasforma in un vivace polo culturale capace di attrarre non solo i sardi dalle località limitrofe, ma anche turisti e stranieri, con evidente beneficio di tutte le attività commerciali della zona.
Il cliente del festival è diverso da quello della libreria: subisce maggiormente il fascino del contesto nel quale è immerso, dell’atmosfera e tende ad acquistare soprattutto i libri degli autori presenti. Tuttavia l’Isola delle Storie a sipario calato per mesi continua a far parlare di sé, stimola la curiosità e il dibattito tra lettori, innescando quel passaparola che è la miglior forma di pubblicità per i libri. Sono tre giorni molto intensi, che
in termini di fatturato e di dispendio energetico equivalgono a due settimane di lavoro in libreria, ma è un’avventura che dà grande soddisfazione e un ritorno sul lungo periodo. La situazione economica nella percezione generale della gente è forse peggiorata, ma forti dell’esperienza dell’anno precedente, abbiamo gli strumenti per aggiustare il tiro e avere risultati più performanti.
Luca Nicolini (della Libreria Coop Nautilus per Festivaletteratura, Mantova). Fin dalla prima edizione di Festivaletteratura, avvenuta nel 1997, la vendita dei libri è sempre stata affidata alla Cooperativa Librai Mantovani, una formula associativa preesistente alla manifestazione che gestiva una serie eventi esterni alla città. La Cooperativa originariamente era composta dalle librerie di Mantova, allora tutte indipendenti. Nel corso degli anni le profonde trasformazioni che hanno interessato le librerie cittadine si sono riflettute nella struttura dell’associazione, che proprio da quest’anno si aprirà ad una collaborazione più attiva con le librerie ad insegna editoriale. Oltre agli addetti ai lavori, Festivaletteratura si avvale del prezioso contributo di più di 40 volontari che durante la manifestazione si mettono a disposizione in veste di librai presso la Tenda dei Libri e ai banchi vendita degli eventi.
Attorno ad ogni edizione si crea una grande attesa e un’onda molto lunga, fenomeno che nella mia libreria mi consente di proporre per quasi tutto l’anno i libri del festival. Nei mesi estivi quelli che in altre librerie sono gli spazi adibiti ad esporre i libri appena usciti, nella Libreria Coop Nautilus sono interamente destinati ai titoli degli autori che a settembre verranno a Mantova.
La ricerca di questi testi da parte del cliente inizia circa tre mesi prima del festival, raggiunge il suo picco massimo durante la manifestazione e
si protrae fino al periodo natalizio, quando molti lettori scelgono di regalare i libri degli autori che hanno conosciuto e apprezzato a Festivaletteratura.
La portata del festival è tale da proclamare longseller molti titoli che sono stati protagonisti delle edizioni passate. Quanto ai numeri la libreria di Festivaletteratura ha dei fatturati sorprendenti: in dieci giorni e con una bibliografia molto ridotta realizza incassi paragonabili a quelli che si registrano in una libreria come la mia nel periodo che va da novembre al termine delle festività. L’anno scorso si era diffusa un po’ di preoccupazione per gli esiti del festival: Mantova era stata colpita dal terremoto, alcuni degli edifici che tradizionalmente ospitavano gli eventi erano stati dichiarati inagibili e la stessa Tenda dei Libri era stata ridotta e aveva trovato una nuova sistemazione. Eppure, nonostante le premesse, c’è stata una tenuta sostanziale. È difficile fare pronostici per settembre 2013, ma il lavoro che stiamo facendo io e mia moglie Carla, essendo coinvolti direttamente nell’organizzazione, è di un innalzamento dal punto di vista qualitativo nella scelta dei titoli, al fine di rendere gli appuntamenti più interessanti. Oltre agli auspici, val la pena evidenziare la rivoluzione che Festivaletteratura ha attuato nella mentalità e nel modo di vivere la cultura a Mantova, non solo stimolando il consumo culturale dei mantovani, ma inducendo anche ad uno spostamento nella scelta dei lettori in direzione della qualità. I protagonisti sono spesso autori di proposta, scrittori talvolta non particolarmente noti in un dato periodo, pubblicati da case editrici medio-piccole che non sempre hanno la forza commerciale per lanciarli in modo adeguato, ma che meritano di essere scoperti e di arrivare al successo.
Cambia i destini di lettori e scrittori. È questo l’effetto di Festivaletteratura.