L’ingresso della libreria come la porta verso un mondo fantastico, popolato di esseri straordinari. È questo il concept alla base della
campagna di comunicazione in favore delle librerie indipendenti che sta per essere lanciata in Francia dal
Syndicat de la librairie indépendante e che avrà come slogan «
Entrez ailleurs…», letteralmente «entrate altrove». L’intenzione della campagna è di promuovere l’attività delle librerie indipendenti veicolando il senso di una loro identità collettiva, pur nelle differenze.
A questo scopo, a partire dal 26 novembre le librerie aderenti all’iniziativa esporranno i manifesti e il materiale promozionale della campagna «Entrez ailleurs» e adotteranno un logo distintivo, mentre dall’1 dicembre sarà attivo il sito
www.librairiesindependantes.com, che presenterà la campagna e permetterà la
geolocalizzazione delle librerie aderenti.
Sostenuta dal Centre National du Livre e da altri sponsor, la campagna è costata
200 mila euro, secondo quanto riportato dalla testata on line
Actualitté, e intende sfruttare l’aumento delle vendite del
periodo natalizio, e quindi la maggiore affluenza di clientela nelle librerie, per ottenere il massimo di visibilità e impatto, per poi proseguire nel corso del 2015 in occasione dei grandi appuntamenti per i professionisti dell’editoria, come il Salon du Livre di Parigi a maggio e i Rencontres nationales de la librairie di Lille a giugno.
Il Centre National du Livre dimostra da anni particolare attenzione alla salvaguardia delle librerie di qualità, considerate come
una priorità nella politica di sostegno alla lettura: nel 2009 aveva istituito
LIR, un marchio per contraddistinguere e valorizzare le cosiddette Librairies de Référence, che da allora è stato riconosciuto a quasi 600 punti vendita francesi, conferendo loro specifiche agevolazioni fiscali. Queste misure hanno consentito alle librerie indipendenti francesi di rimanere, nonostante l’inevitabile calo (-8% tra il 2003 e il 2012), il canale di vendita fisico più importante per il mercato editoriale, attestandosi oggi al
43,7% (in Italia siamo poco al di sopra del 30%).
Ma se il marchio LIR valorizza la singola libreria, l’obiettivo di questa campagna è rivolto alla costituzione di una rete e la riuscita dell’iniziativa dipenderà in gran parte dal numero dei librai che decideranno di aderire e dalla forza con cui sapranno comunicare il marchio collettivo, pur mantenendo la propria unicità. Di fronte all’avanzare delle grandi catene e degli store on line, le librerie di quartiere possono solo impegnarsi a
fare rete e a
dar valore a quello che le contraddistingue: l’atmosfera personale e quasi magica (quello su cui punta la campagna francese), la componente umana (vedi per esempio la campagna
#altrocheAmazon lanciata in Italia dalla Libreria All'Arco di Reggio Emilia) e la loro dimensione locale, che carica l’acquisto di valore etico e sostenibile (punto di forza di campagne anti-Amazon portate avanti in Germania e negli Stati Uniti).