
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un continuo riconoscimento dell’utilità, anzi, della
necessità del lavoro dei (buoni) librai per riuscire a far arrivare i libri ai loro lettori: frutto anche dell’impegno che molti hanno messo nel proprio mestiere per distinguersi dai servizi online (l’ultima di cui abbiamo parlato è una
libreria canadese che offre sconti a chi legge in vetrina), pare proprio che ci troviamo di fronte a un momento di particolare popolarità per loro.
Lo testimonia anche l’ultima iniziativa lanciata dalla London Book Fair, che si propone di aggiungere ai vari premi che assegna ogni anno anche un particolare riconoscimento dedicato al
«Best International Bookstore of the Year»; il premio, dunque, dovrebbe premiare la migliore libreria del mondo. Obiettivo piuttosto ambizioso, ma d’altronde la fiera londinese è tra i maggiori appuntamenti del settore e da tre anni organizza gli International Excellence Award, che in poco tempo si sono imposti tra i più quotati del settore. Dedicati solamente a realtà internazionali esterne al Regno Unito (tranne alcune eccezioni) e creati per celebrare tutti gli aspetti dell’editoria, per questi riconoscimenti
la creazione di una categoria apposita per le librerie non poteva che essere una questione di tempo.
Il premio è organizzato dalla Fiera in collaborazione con la
UK Publishers Association, il cui Direttore esecutivo Richard Mollett si è dichiarato «felice che gli International Excellence Awards siano una presenza fissa nel programma della LBF» e ha aggiunto che «trovare la libreria migliore del mondo punta a sottolineare il ruolo assolutamente vitale che le librerie hanno a livello globale
non solo nel promuovere nuovi titoli ma anche nel consigliare i lettori sui molti libri meravigliosi e già pubblicati che sono ancora da scoprire. Non vediamo l’ora di conoscere le iniziative portate avanti dai colleghi di tutto il mondo».
Una delle particolarità del premio è che non si rivolge – come si potrebbe pensare di primo acchito – solo alle librerie indipendenti: anche ai
singoli punti vendita di una qualsiasi catena, infatti, è concesso candidarsi. Questo pone un particolare accento su chi effettivamente lavora in una libreria, chi consiglia e segue i lettori, piuttosto che su chi possiede il punto vendita: un modo per evidenziare, come già detto, l’importanza dei librai e della loro esperienza.
Le candidature sono libere e si possono fare attraverso un
apposito form sul sito della LBF, fino al 15 gennaio dell’anno prossimo; ovviamente valgono anche le auto-candidature. Sarebbe bello immaginare una libreria italiana presente il giorno della premiazione, ad aprile, con il premio tra le mani:
le eccellenze, nel nostro Paese, non mancano.