
È
Alberto Galla il nuovo presidente dell’Associazione librai italiani. L’assemblea che ha eletto l’ex vice presidente alla carica lasciata dopo cinque anni da Paolo Pisanti, si è svolta durante lo scorso fine settimana a Milano.
Quello che dovrà affrontare il gruppo di lavoro guidato dal libraio vicentino promette fin dall’inizio di essere un quinquennio di sfide per un mercato, quello dei canali di vendita fisici, in fermento.
«Le sfide che aspettano la libreria in questi anni sono sicuramente impegnative – conferma il neo presidente – ma la mia elezione, avvenuta alla quasi unanimità, rappresenta, pur nella continuità, una
forte volontà di rinnovamento per la nostra associazione»
Un primo passo per comprendere la strategia potrebbe venire già dalle deleghe che saranno ufficializzate durante il Salone del libro di Torino, domenica prossima. «Non posso ancora fare nomi, ma quello che posso anticipare è che a
ccanto alle deleghe tradizionali, vorrei inserirne di nuove, dall’internazionalizzazione alle nuove tecnologie, tutti aspetti che ritengo fondamentali per far crescere le librerie di domani».
Il cambiamento nei comportamenti d’acquisto dell’acquirente-lettore che non è più fedele ad un solo canale ma spazia tra libreria di quartiere, grande catena, siti di e-commerce con sempre maggiore disinvoltura è una grande scommessa per la libreria tradizionale.
«Di fronte allo tsunami che sta attraversando la filiera del libro
ritengo fondamentale instaurare una collaborazione sempre più profonda con gli altri attori in gioco e in particolare con gli editori. Il nostro mercato in fin dei conti è piuttosto piccoli e il fallimento di uno può diventare, a catena, il fallimento di tutti».
La carta su cui puntare per la libreria del domani? «Sicuramente la formazione per il personale delle librerie. La difficile situazione economica e l’endemica “infedeltà” dei lettori impongono alle librerie di
investire sul servizio e sulla formazione di personale libraio preparato e capace di fidelizzare, con la propria professionalità, il cliente».