L’editore e libraio palestinese Samir Mansour ha vinto il Prix Voltaire 2024, assegnato dall'International Publishers Association (IPA) poche ora fa, durante la cerimonia di premiazione del 34° Congresso internazionale degli editori a Guadalajara, Messico.
La Libreria Samir Mansour per la stampa e l'editoria è una parte fondamentale della comunità locale di Gaza, pubblicando le opere di autori palestinesi e ospitando migliaia di libri in varie lingue. Distrutta nel 2021 e ricostruita grazie agli sforzi della comunità, la libreria è stata ancora una volta vittima del conflitto tra Israele e Hamas. Cionondimeno, ha continuato a impegnarsi per portare libri ai giovani palestinesi, visitando i centri di evacuazione e fornendo letture e pacchetti regalo ai bambini sfollati.
Nel conferire il premio a Mansour, Kristenn Einarsson, presidente del Comitato per la libertà di pubblicazione di IPA, ha dichiarato: «Prima, durante e dopo un conflitto, il ruolo degli editori è fondamentale. La pace è possibile solo in una società che accoglie l'istruzione, valorizza lo scambio di idee diverse e promuove l'innovazione, la conversazione e il compromesso. Ecco perché i libri, in quanto costruttori di empatia e fonti di conoscenza culturale, e gli editori che li producono e li proteggono, sono istituzioni culturali che promuovono la pace e il progresso. I governi autoritari e altre fonti del potere spesso rafforzano il controllo sull'informazione durante i conflitti, imponendo una rigida censura e diffondendo la propaganda. Gli editori non solo rischiano la distruzione personale durante la guerra, ma possono anche subire minacce, violenze, imprigionamenti, addirittura la morte per aver pubblicato materiali percepiti come controversi. Chi si impegna per la libertà di espressione naviga in queste acque insidiose, spesso lavorando clandestinamente, in esilio o in contesti di guerra, al fine di garantire la diffusione della conoscenza».
Accettando l'IPA Prix Voltaire 2024, Samir Mansour ha pronunciato un discorso video per ringraziare tutti coloro che sostengono il premio e l’associazione, ricordando che «continueremo a pubblicare e a stampare, a prescindere dalle circostanze difficili in cui viviamo oggi. Continueremo».
Nel corso della cerimonia, IPA ha anche annunciato un premio speciale intitolato all'autrice ucraina Victoria Amelina, assassinata nel 2023: sarà consegnato a Oleksandra Matviichuk, CEO del Centro per le Libertà Civili (Premio Nobel per la Pace 2022), in occasione del suo discorso programmatico. Omaggi resi anche alla prima vincitrice del premio, Shahla Lahiji (Iran), scomparsa nel febbraio 2024, e al vincitore del 2009 Sihem Bensedrine (Tunisia), arrestato all'inizio di quest'anno e tuttora detenuto.