P
rima del libro c’era la lettura. Dai poemi omerici alle serate contadine passate davanti al focolare a raccontarsi miti e leggende, le storie accompagnano da sempre l’uomo. Ecco perché la pratica della
lettura ad alta voce è ormai da tempo considerata un format vincente quando si parla di promozione della lettura: «Reach out and Read» negli Stati Uniti, «Bookstart» in Gran Bretagna, «Abuelas Cuentacuentos» in Argentina o «Stiftung Lesen» in Germania sono solo alcuni esempi (
qui avevamo tentato una carrellata sulle principali iniziative proposte in giro per il mondo), mentre in Italia la lettura ad alta voce è da anni al centro di
Nati per leggere.
Proprio in questi giorni (durerà fino a domani) il Ministero dei Beni e delle Attività culturali - con il Centro per il libro e la lettura - e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, hanno fatto seguito ad una delle idee che
fin dall’inizio aveva espresso il neo presidente del Cepell Romano Montroni, ovvero portare nelle scuole italiane i libri e lettura coinvolgendo in ciò tutta la filiera culturale.
Nasce così
Libriamoci, un’iniziativa che coinvolge in una tre giorni iniziata il 29 ottobre, innumerevoli scuole di ogni ordine e grado, dalle primarie agli istituti superiori, portando tra i banchi i volti noti di cinema e tv, ma anche scrittori, registi, intellettuali e operatori culturali tutti uniti per regalare ai più giovani una lettura d’eccezione dei loro libri preferiti (gli eventi registrati sono più di 1.500).
L’augurio alla manifestazione che mira a rinnovare e rafforzare il ruolo della lettura in Italia è quello, al di là della tre giorni, di riuscire a coinvolgere le in maniera duratura i più giovani, contribuendo a trasformare la percezione della lettura e rendendola appetibile, divertente e interessante a chi si sta affacciando per la prima volta al mondo del libro.