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Lettura

Legge tanto, spazia tra i generi e non disdegna il digitale: ecco l’identikit del lettore di fumetti in Italia

di Alessandra Rotondo notizia del 5 dicembre 2021

Sono quasi 9 milioni i lettori di fumetti in Italia, e 8 su 10 sono anche lettori di narrativa, saggistica e altri generi. Sono soprattutto giovani, più maschi che femmine: usato e digitale giocano un ruolo importante nelle loro routine di consumo mediale. È questo l’identikit che emerge dalla ricerca Chi è il lettore di fumetti in Italia?, realizzata dall’Associazione Italiana Editori in collaborazione con ALDUS UP ed Eudicom (entrambi finanziati dalla Commissione Europea attraverso il programma Europa Creativa) e Lucca Comics&Games.
 
Secondo la ricerca, presentata oggi a Più libri più liberi da Giovanni Peresson (Ufficio studi AIE) nell’ambito di un incontro che ha coinvolto – sotto la moderazione di Luca Valtorta (La Repubblica) – Emanuele Di Giorgi (Tunuè), Renato Franchi (Panini), Cristian Posocco (Star comics), Marco Schiavone (Edizioni BD) ed Emanuele Vietina (Lucca Comics & Games), i lettori di fumetti dai 14 anni in su sono in Italia 8,7 milioni. Ovvero il 18% della popolazione e il 35% della platea complessiva dei lettori. Se confrontiamo questo numero con le ricerche svolte in passato da altri istituti di ricerca (quella del 1996 di Istat sui maggiori di sei anni e quella del 2019 di Ipsos sui maggiori di 15) notiamo una crescita notevole: erano 3,96 milioni nel 1996, 7,28 nel 2019. Sempre Ipsos nel 2021 stima 8,27 milioni di lettori, ma anche in questo caso dai 15 anni in su.
 
Dalla ricerca emerge che il fumetto è un genere più frequentato dagli uomini (21%) che dalle donne (14%), anche se la forbice tende a ricomporsi. «Grazie ai manga, che propongono alle lettrici delle storie che intercettano meglio i loro interessi» commenta Valtorta, ma anche grazie all’arrivo dei fumetti in libreria, gli fa eco Schiavone, «un contesto di fruizione dove posso trovarsi più a loro agio».  
 
E dai giovani più che dagli anziani, anche se non in maniera preponderante. Anzi, si può dire che la lettura di fumetti è molto presente fino agli under 55. Nel dettaglio: leggono fumetti il 17% della popolazione nella fascia d’età 15-17 anni, il 26% tra i 18 e i 24 anni, 23% (25-34 anni), 22% (35-44 anni), 20% (45-54 anni), 13% (55-64 anni) e 11% (65-74 anni). D’altronde anche sulla composizione anagrafica del pubblico dei lettori la diffusione dei manga ha avuto un suo effetto, «portando fruitori più giovani ai fumetti, e più in generale portando i giovani in libreria: i manga hanno agito insomma da porta d’accesso alla lettura in generale» sottolinea Franchi.
 
I livelli di lettura di chi legge fumetti sono in generale molto alti: «Un processo tipico di tutte le forme di consumo di carattere seriale» commenta Peresson. La media dei fumetti letti ogni anno è di 17,5 (a stampa nuovi e usati e e-book) e ben il 64% della platea ne legge più di 7. Ma questo non deve portare a pensare che il lettore di fumetti sia esclusivamente un lettore di fumetti: è piuttosto un consumatore culturale vivace, con fruizioni variegate e affluenti. Nell’83% dei casi chi legge fumetti legge infatti anche narrativa, saggistica e altri generi (contro una media nazionale del 52%), legge e-book (48% contro media del 23%) e ascolta audiolibri (27% contro 11%). Il digitale e l’usato giocano poi un ruolo molto forte nelle loro diete mediali: si affida anche agli e-book il 31% dei lettori di fumetti, anche all’usato il 42%.
 
«La ricerca – spiega Emanuele Di Giorgi, a capo della commissione Comics and graphic novels di AIE – mostra come la lettura di fumetti sia diffusa in tutte le fasce d’età, soprattutto quelle giovanili, e come i lettori di fumetti siano anche forti lettori di altri generi, smentendo così il luogo comune che vede il fumetto come un mondo separato dal resto del panorama editoriale, la cultura considerata “alta”».
 
L’evidenza che il fumetto completi, senza esaurire, il fabbisogno di storie e letture di un’importante fetta di pubblico è l’altra faccia della medaglia (o forse la stessa) dello sdoganamento dei titoli afferenti alla nona arte nell’ambito della narrativa, della saggistica e degli altri generi. Per questa ragione, concordano gli editori partecipanti, è fondamentale che le i fumetti continuino a essere ricompresi nelle classifiche generali dei libri più venduti. «Il fumetto non deve uscire dalle classifiche generali – sintetizza Posocco – perché fa parte dell’offerta generale di lettura»: confinarlo esclusivamente in classifiche di genere distorcerebbe il quadro dei consumi e della domanda di lettura. D’altronde, osserva ancora Di Giorgi, sarebbe importante avere anche classifiche peculiari: ma solo «parallelamente alle classifiche generali, perché il contrario comporterebbe un vistoso passo indietro nella diffusione e nella considerazione del genere».
 
Un discorso che vale anche per le recensioni, per la critica, per chi scrive di fumetti sui giornali: che siano voci affermate – ma non verticalmente competenti – del giornalismo per allargare il campo. Che siano le voci specialistiche delle riviste di settore e degli addetti ai lavori per entrare nel merito, per scriverne con competenza. «Il fumetto – osserva Schiavone – si è preso degli spazi (di mercato, in libreria, nelle classifiche) la cui “occupazione” ha fatto bene all’intero segmento editoriale: quello che serve oggi è non fermarsi e continuare ad alimentare il confronto e il dibattito sul tema, accogliendo anche le posizioni più critiche in ottica di miglioramento».
 
«La ricerca commissionata da AIE è un ulteriore, fondamentale strumento per comprendere l'ecosistema fumetto, partendo da chi ne è al centro: il lettore» chiosa Vietina. «Lucca Crea è orgogliosa di essere al fianco di AIE in questo primo significativo studio di una filiera vieppiù centrale per la vita economica e culturale del Paese». Ma l’orizzonte comune d’azione è più ampio, e s’inserisce in quell’intento di promozione di fumetti e graphic novel attraverso la realizzazione di ricerche e studi sul settore e la promozione di eventi in Italia all’estero che al centro del protocollo d’intesa siglato qualche mese fa da Lucca Crea e AIE.
 
La crescita del settore indica alle case editrici la necessità di dotarsi di personale qualificato e apre nuove opportunità professionali per chi si affaccia al mondo del lavoro editoriale: domani a Più libri più liberi alle 18 in Sala Aldus l’argomento sarà al centro dell’incontro I mestieri del fumetto (ovvero: tutto ciò che posso fare se non so scrivere né disegnare), una carrellata di che cosa succede in una casa editrice quando si decide di pubblicare l’opera inedita di un autore di fumetti, con il dettaglio di tutti i mestieri coinvolti prima e durante la pubblicazione. Intervengono Caterina Marietti (Bao Publishing), Federico Salvan (Edizioni BD), Filippo Sandri (Star Comics).
 

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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