Leggere è, per molti, un gesto scontato, un’attività che si svolge senza particolari difficoltà. Uno di quei diritti di cui spesso ci scordiamo semplicemente perché nessuno ce ne ha mai privati: «Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?» dice Scout ne Il buio oltre la siepe. Eppure questo non è un diritto così scontato per molte persone: in Italia, infatti, vivono due milioni di persone con disabilità visiva. Tuttavia si sono fatti molti progressi, soprattutto grazie all’impegno di realtà come la Fondazione LIA (che sta, appunto, per «Libri Italiani Accessibili»): dal 2013, anno della sua messa online, il catalogo di libri che hanno superato i controlli e sono effettivamente accessibili (avendo superato «una serie di test di fruibilità», come ha spiegato Cristina Mussinelli) è cresciuto notevolmente e comprende più di 12 mila titoli. Ma, per quanto siano molti, non sono che una frazione dei libri a disposizione del pubblico vedente; per questo è necessario continuare a fare formazione, e avvicinare gli operatori culturali e i lettori stessi alle possibilità che la lettura accessibile offre, così da sottolineare vantaggi e opportunità che provengono dalla disponibilità di titoli consultabili da tutti.
Per questo, mantenendo fede al proprio manifesto, Fondazione LIA sta per lanciare il progetto In-Formazione, in collaborazione con l’Istituto Ciechi di Milano e con il supporto dell’Associazione Italiana Biblioteche – sezione Lombardia, dell’Associazione Italiana Editori, della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e di MediaLibraryOnline.
In-Formazione è un progetto che si propone di organizzare corsi di formazione all’accessibilità digitale, per aiutare persone con disabilità visive oppure con difficoltà di approccio alle nuove tecnologie a non essere isolati dal digital divide ma, anzi, a migliorare la qualità della propria vita proprio attraverso i device in commercio. I corsi si rivolgono ai singoli lettori, agli aspiranti formatori alla lettura accessibile e al personale bibliotecario e saranno realizzati grazie al contributo di Fondazione Cariplo, che ogni anno sostiene oltre mille progetti per un totale di 144 milioni di euro.
In-Formazione partirà con un’inaugurazione particolare, giocata su uno dei punti di forza della proposta LIA: infatti, al centro dell’evento ci sarà un Reading al buio, in cui due lettori non vedenti, Elisabetta Corradin ed Emanuele Bravi, si alterneranno alla lettura di alcuni brani de Il giardino delle mosche. Vita di Andrej Cikatilo con Andrea Tarabbia – l’autore del libro – utilizzando diverse modalità di lettura, passando dal cartaceo al digitale, il tutto a luci rigorosamente spente. L’appuntamento è per lunedì 23 maggio alle ore 18, presso il Laboratorio Formentini per l’Editoria (via Formentini 10, Milano); la partecipazione all’evento è gratuita e aperta a tutti.
Oltre al momento della lettura al buio, ci sarà anche una parte dell’incontro dedicata al ragionamento sulle possibilità offerte dall’evoluzione dell’accessibilità nel contesto dell’editoria digitale, e alla presentazione più nel dettaglio dei corsi che faranno parte del progetto In-Formazione.
Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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