
Sin dalle sue origini, la cultura afroamericana ha avuto, generazione dopo generazione, artisti nei campi della musica, della danza e della letteratura, che cercavano di raccontarne le esperienze, le difficoltà, le sfide della propria comunità. Negli anni Duemila, per esempio, si è espressa soprattutto attraverso l’hip hop e l’RnB. ed è proprio da questo ambiente che, secondo alcuni, è nata
la Street Lit, la letteratura della strada, o del ghetto. In qualsiasi modo la si voglia chiamare, la Street Lit racconta il ventre della vita urbana nei quartieri poveri: storie di denaro, sesso, droga, violenza, che sono poi le storie di parte della piccola e grande criminalità nera americana. Oggi ci sono migliaia di autori di questo genere, la maggior parte dei quali autopubblicata.
Alcuni, però, dotati di un certo senso imprenditoriale, sono riusciti a costruirsi un impero, ottenendo anticipi a cinque zeri dagli editori tradizionali che poco prima li snobbavano. Ma cos’è questa letteratura del ghetto e perché ha successo?
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Dopo aver vissuto negli Stati Uniti e in Cina mi sono stabilita a Milano. Se non ho tra le mani un libro (e tre in borsa), sono rannicchiata vicino al finestrino di un treno a lunga percorrenza, armata di diario e macchina fotografica. Lavoro nell'editoria e nella scuola, e dal 2010 mi occupo per il Giornale della libreria di storie di libri e librerie nel mondo.
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