Ogni quattro anni il ministero della cultura spagnolo realizza uno studio sulle pratiche e i consumi culturali dei propri cittadini, concentrandosi in particolar modo sulle modalità di acquisizione e di fruizione dei contenuti coperti da diritto d’autore.
La ricerca mette in luce, evidentemente, anche informazioni rilevanti rispetto al settore librario.
Lo studio del 2014-2015, in particolare, evidenzia le seguenti tendenze:
Agli spagnoli piace leggere. Meno che ascoltare musica Il
62,2% del campione analizzato si dedica alla lettura nell’ambito dei propri consumi culturali: solo l’ascolto di musica copre una percentuale maggiore della popolazione (
87,2%). Per quanto riguarda, invece, le visite in biblioteca, dichiara di effettuarle (di presenza o via web) il
25,6% della popolazione
Meglio la libreria della posta o del web Si stima che oltre il
36,9% dei cittadini spagnoli acquisti libri entrando in libreria. Percentuali decisamente minori si rivolgono ad altri canali: meno del
5% alla rete;
tra l’1 e il 2% all’edicola, via posta o per abbonamento.
Più della metà della popolazione legge almeno un libro l’anno. Le donne leggono più degli uomini e i laureati più dei non laureati. Si legge più per
piacere che per dovere La percentuale dei lettori di almeno un libro l’anno, che supera il 60%, è migliorata di 3,5 punti rispetto alle rilevazioni del 2010-2011. Lo studio distingue tra la lettura fatta per piacere, nel tempo libero, e quella legata ad attività di studio o professionali: del
62,2% totale, solo il
29% dichiara di leggere «per obbligo».
Le donne leggono più degli uomini: il
66,5% contro il
57,6% dichiara di aver letto almeno un libro nel corso dell’ultimo anno. La propensione alla lettura, inoltre, diminuisce con l’aumentare dell’età, e il segmento di popolazione con età inferiore

ai 55 anni fa registrare indici di lettura maggiori.
In ogni caso la percentuale dei lettori, sia per gli uomini che per le donne, cresce al crescere del livello d’istruzione, superando il
90% nel segmento che ha conseguito un titolo di studio universitario.
Carta batte digitale Gli spagnoli preferiscono leggere i libri su supporto cartaceo (
59%): solo il
17,7% si rivolge alla lettura digitale. Di questa percentuale, il
6% dichiara di leggere attraverso un e-reader, il
5,7% preferisce la lettura on line direttamente dallo schermo del pc e solo l’
1,8% sceglie altri dispositivi mobili.
Fiction contemporanea, poi saggistica. Divulgazione scientifica in digitale Indipendentemente dal supporto scelto, agli spagnoli piace leggere la fiction: soprattutto quella contemporanea (
75,3%), seguita dai classici (
24,4%). Per quanto riguarda la saggistica, invece, gli ambiti apprezzati sono quelli della storia e della filosofia, seguiti dalla psicologia e dalle scienze sociali. Dall’analisi della lettura in digitale per aree tematiche è risultato che i lettori appassionati di chimica, fisica e informatica sono più propensi alla lettura digitale (
46,9%), così come i lettori di romanzi di fantascienza (
45,1%) e di comics (
44,7%).
Non c’è posto migliore di casa propria. Anche per leggere Al
92,1% degli spagnoli piace leggere in casa e solo l’
1% sceglie la biblioteca come luogo di lettura. Il
3,3% legge, invece, sui mezzi pubblici. Le percentuali restanti lo fanno al lavoro o in altri luoghi.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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