
Due agenti letterarie catalane – Anna Ascolies e Martina Torrades – hanno annunciato, in questi giorni, l’apertura di
The Spanish Bookstage, una piattaforma per l’acquisto e la vendita dei diritti di titoli in lingua spagnola. L’iniziativa arriva in un buon momento per l’editoria in castigliano (sia spagnola che latinoamericana), che sta acquistando peso e visibilità all’interno del mercato globale.
Nel 2014, in Spagna, sono stati pubblicati oltre 79 mila nuovi titoli, e 194 mila sono stati pubblicati in America Latina nel corso dell’anno precedente: un bacino piuttosto ampio al quale gli editori stranieri possono attingere per arricchire i loro cataloghi. Nel suo complesso, il mercato dei titoli in lingua spagnola supera i 6 miliardi di dollari l’anno (circa 5 miliardi e 300 mila euro) e il numero dei titoli in castigliano tradotti in lingua straniera è in crescita: 1.560 nel corso del 2014, l’1,7% dei libri complessivamente pubblicati nel Paese. Numeri già significativi, che vanno integrati con quelli provenienti dai paesi latinoamericani, per quanto riguarda le pubblicazioni in spagnolo. Anna Ascolies e Martina Torrades hanno dato vita a The Spanish Bookstage partendo dal considerare
le difficoltà che gli editori stranieri, soprattutto quelli di lingua inglese, hanno nell’approcciare il mercato dei diritti spagnolo. La piattaforma, infatti, promette di fornire informazioni in tempo reale, offrendo ai suoi iscritti una panoramica completa dell’attività professionale del settore e l’accesso a un database di contatti rilevanti: editori, agenti letterari, traduttori e scrittori. L’architettura del sito è concepita in modo tale da consentire la ricerca per titolo, identificare rapidamente il titolare dei diritti e sapere subito se sono disponibili quelli ai quali si è interessati. Gli editori e gli agenti spagnoli, dal canto loro, avranno la possibilità d’inserire e aggiornare queste informazioni e i loro contatti in maniera gratuita, contribuendo così alla crescita del database. L’accesso per gli utenti, invece, è regolato dalla logica freemium: la ricerca è gratuita, mentre l’accesso a funzioni aggiuntive prevede il pagamento di una commissione.
In Italia, la piattaforma di riferimento per l’editoria italiana nel mondo è BooksinItaly, che ha un intento più ampio e articolato: quello di promuovere la produzione editoriale italiana nel mondo e facilitare il processo di traduzione delle novità editoriali e dei classici, offrendo pareri di lettura, raccontando storie editoriali e intervistando i protagonisti della filiera.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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