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Internazionalizzazione

Lituania: tra fiere e lettori appassionati, cresce l'editoria baltica

di Camilla Pelizzoli notizia del 28 marzo 2017

Attenzione, controllare i dati.

La Lituania è un Paese che, almeno a livello editoriale, tende a rimanere fuori dai radar. Ma questa è una situazione che potrebbe presto cambiare: le Repubbliche baltiche, infatti, stanno cominciando a cercare i propri spazi e a farsi notare. E la Lituania in particolare si sta sempre più inserendo nel panorama editoriale europeo.

Un esempio pratico di questa crescita è dato, innanzitutto, dalle fiere editoriali. Non solo la Lituania nel corso degli ultimi anni è stata invitata come Paese ospite in più occasioni importanti per il settore – da Bologna nel 2011 a Lipsia quest’anno, a cui nel 2018 si aggiungerà la partecipazione come protagonista del Market focus di Londra insieme alle altre Repubbliche baltiche – ma anche la sua fiera nazionale, la Vilnius Book Fair, sta assumendo via via più importanza per la propria regione geografica (assieme a quella della vicina Riga, con cui ha preso parte ad ALDUS, network di fiere europee). Come ci ricordava la direttrice esecutiva della fiera, Aida Dobkevičiutė, gli editori in Lituania chiamano la fiera «il Secondo Natale»; perché, facendosi a febbraio, dà «un’ulteriore opportunità per organizzare presentazioni con gli autori e i lettori e mostrare nuovi libri». E  i lettori lituani sembrano apprezzare questa possibilità, tant’è che sono più di 50 mila i visitatori ogni anno. Ma quali sono le peculiarità del lettore (e quindi del mercato) lituano?

Ha provato a tracciarne un profilo Inga Janiulytė, autrice slovena, per Deutsche Welle. Innanzitutto, è il fatto come purtroppo sappiamo non è così scontato, la lettura è un’attività che sembra mantenersi stabile nelle classifiche di gradimento dei lituani; e i lettori sembrano preferire la narrativa alla saggistica, pur mostrando una certa passione per alcune branche specialistiche come la psicologia, la programmazione neurolinguistica e il linguaggio del corpo. Inoltre, anche qui hanno ottimi riscontri i libri di cucina, sottolineando ulteriormente la trasversalità del successo di questa branca della manualistica.
Un’altra tendenza globale che si conferma anche nella repubblica baltica è il successo dei libri per bambini: secondo i dati dell’associazione degli editori lituani, portati dalla Janiulytė, mentre la tiratura media di un titolo generico è di 1.300 copie per titolo, quando si parla di libri per bambini la media sale a 2.200 copie.

Come si può notare dai numeri appena citati, la tendenza è quella di fare prime tirature molto contenute; un calo che tuttavia non è stato causato da minori vendite, come si potrebbe pensare, ma dall’intenzione di stampare un numero maggiore di titoli in un minor numero di copie. I dati più recenti indicano che, nel 2015, sono state stampate 4,3 milioni di copie per 3.400 titoli pubblicati.

I lettori lituani, inoltre, sembrano molto interessati alle letterature estere: il rapporto tra libri tradotti e libri scritti in lituano è quasi di 50 e 50. La maggior parte delle traduzioni è fatta dall’inglese, seguito da francese e tedesco (e l'attività è sottolineata anche dall'alta richiesta di contributi alle traduzioni, sempre in crescita negli ultimi anni). Dato che sempre più persone, in particolare le giovani generazioni, parlano inglese, gli editori stanno velocizzando la traduzione e pubblicazione dei bestseller stranieri, così da evitare che l’edizione in lingua originale faccia diminuire le possibile vendite della traduzione.

Mentre, per quanto riguarda i libri di autori lituani, l’attenzione sembra essere data in particolare alla storia del proprio Paese, in particolare a quella della capitale, tanto nella saggistica divulgativa, quanto nella narrativa, in cui Vilnius fa da sfondo a vicende storiche, fantastiche e contemporanee. Un segno dell’interesse dei lettori per il proprio Paese: frutto anche della ritrovata sovranità nazionale, riconquistata solo dopo la caduta dell’URSS, che porta molti cittadini a sentire questo tema come particolarmente caro. E vista la partecipazione sempre maggiore agli appuntamenti di rilievo internazionali, forse in futuro sarà più facile scoprire libri che presentino meglio ai lettori europei (e non solo) le voci e le storie provenienti da questo Paese.

L'autore: Camilla Pelizzoli

Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).

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