Continuano le acquisizioni internazionali per i giganti del settore. Gli ultimi movimenti del mercato riguardano Ingram, uno dei principali distributori statunitensi, e Penguin Random House.
Ingram ha acquisito il distributore britannico Book Network International Limited, operativo a livello globale, prima di proprietà del Rowman & Littlefield Publishing Group (specializzato nell’editoria scolastica e accademica). Il servizio diventerà parte dell’offerta distributiva digitale, fisica e on demand di Ingram, e la sede di Plymouth diventerà un ulteriore snodo logistico della rete. «Book Network International è un distributore solido, avviato e molto rispettato nel mercato britannico con una base rispettabile di editori clienti, ben supportati dall’eccellente ed esperto gruppo di Plymouth. Il nostro piano è di costruire a partire da queste solide fondamenta e far crescere il business» ha detto David Taylor, senior vice president delle acquisizioni internazionali per Ingram. «Pensiamo che avere un centro distributivo in UK sia un’opportunità meravigliosa, complementare alla nostra crescente offerta di servizi che forniamo agli editori del mercato inglese.
Rowman & Littlefield ha scelto di vendere il ramo distributivo per concentrarsi sulla propria produzione accademica: «Dato che il nostro catalogo accademico nel Regno Unito è cresciuto molto velocemente» ha spiegato a The Bookseller Jed Lyons, amministratore delegato del gruppo, «ci stiamo distaccando dalla distribuzione e ci stiamo muovendo verso la pubblicazione al di fuori del Nord America», madrepatria della compagnia. Anche per questo il gruppo manterrà il ramo distributivo americano (National Book Network). «Saremo lieti di rimanere clienti di Book Network International per tutta la nostra distribuzione internazionale» ha poi concluso Lyons.
Anche l’acquisizione di Penguin Random House è legata a un desiderio di internazionalizzazione, più precisamente a un rafforzamento della produzione ispanofona. La divisione spagnola e latinoamericana, Penguin Random House Grupo Editorial, ha acquisito i marchi di Ediciones B, a sua volta parte del Grupo Zeta. Ediciones B non solo ha un ufficio a Miami, ma potrebbe aprire a PRH Grupo Editorial nuove strade verso Argentina, Cile, Colombia, Messico, Perù, Uruguay e Venezuela; le due aziende insieme comprenderanno oltre quaranta marchi, e ognuno – stando a quanto detto da Penguin Random House – manterrà la sua linea e la sua indipendenza. La produzione arriverà a 1.700 titoli l’anno, e il catalogo si comporrà di più di 8.500 autori (per la maggior parte ispanofoni), coprendo tutti i formati e i generi.
Un passo importante per stabilire con sempre più efficacia la propria presenza anche in America del Sud, un mercato che tra alti e bassi sta acquisendo maggiore rilevanza a livello mondiale e permette, con la produzione in una lingua così vastamente usata come lo spagnolo, di ampliare moltissimo il bacino di lettori e clienti potenziali.
Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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