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Internazionalizzazione

Annunciate le 100 persone più influenti secondo Time: c’è anche Elena Ferrante

di Camilla Pelizzoli notizia del 22 aprile 2016

Si sa, raramente gli scrittori fanno parte del novero delle celebrità. Gli attori, i registi, i cantanti sono habitué del tappeto rosso; è molto più difficile, invece, che uno scrittore o una scrittrice diventi un’icona internazionale. Ma la classifica delle 100 persone più influenti del Time di quest’anno, forse, comincia a segnalare alcuni cambiamenti – insieme a una piacevole sorpresa per noi italiani.
Tra le 100 personalità della lista, infatti, spiccano tre scrittori, di cui una è Elena Ferrante, la celeberrima autrice di Edizioni E/O la cui identità è stata oggetto di ipotesi di ogni genere. Segnalata da Lauren Groff (scrittrice a sua volta), che l’ha elogiata definendo le Neapolitan novels «un capolavoro epico, un Künstlerroman di passione sostenuta e furia», ha sottolineato in particolare come la forza della sua narrazione sia tutto quel che serve per conoscerla: «è strano, però, immaginare che una foto o una biografia potrebbero dirci di più sulla Ferrante di quanto non facciano i suoi libri sorprendenti, tradotti fluidamente in inglese dalla grande Ann Goldstein, che insieme formano una cartina topografica di una mente straordinaria».
Gli altri due scrittori che chiudono il terzetto autoriale sono, invece, americani. Una è Marylinne Robinson, classe ’43, gigante della letteratura americana e non solo, che lo scorso novembre è salita agli onori della cronaca più «generalista» quando è stata pubblicata (sul The New York Review of Books) la sua conversazione libera col Presidente Barack Obama; è stata inserita nella lista dal romanziere irlandese Colm Tóibín. In Italia è pubblicata da Einaudi.
Il secondo invece è Ta-Nehisi Coates, classe ’75, attivista e saggista afroamericano che quest’anno ha occupato le classifiche americane col suo ultimo titolo, Between the World and Me, in cui «si fa strada fra le complessità e i fardelli della razza in America guidato dal proprio amore paterno per il figlio» come scrive Bryan Stevenson, fondatore dell’Equal Justice Initiative, nominandolo per questa lista. Coates, noto in particolare per il suo lavoro giornalistico, che si sviluppa attraverso «testi ben documentati sulla razza e sulla vergognosa storia di ineguaglianza di questa nazione», Coates si è avvicinato al mondo pop prendendo le redini dell’attuale run di Black Panther, personaggio della Marvel Comics (e primo personaggio di colore creato dalla Casa delle Idee, nel 1966), che nel 2017 avrà anche una propria trasposizione cinematografica.

L'autore: Camilla Pelizzoli

Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).

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